A cura della Redazione
Giovanni Magliulo, medico pediatra, è stato eletto un anno fa alla guida dell’Italia dei Valori di Torre Annunziata. Un segretario la cui storia personale è stata sempre caratterizzata da un comportamento molto lontano dal politichese. Insomma è uno che parla “senza peli sulla lingua” dicendo sempre quello che pensa, evitando tatticismi e giochi di parole. Segretario, si parla di primarie per la scelta del candidato a sindaco del centrosinistra. Qual è la sua opinione al riguardo? «Le primarie sono un grande strumento di democrazia partecipativa, che consente ai cittadini di scegliere direttamente colui che dovrà guidare alle elezioni la coalizione di appartenenza. Ma, purtroppo, nelle nostre realtà locali mancano le condizioni, perché le Primarie potrebbero trasformarsi in un rischioso e negativo strumento nelle mani dei signori delle tessere e di coloro che vorrebbero condizionarne il risultato con altri mezzi. Senza considerare che ci sarebbero “infiltrazioni” da parte dello schieramento avversario per orientare la scelta verso un candidato ritenuto più debole o più facilmente battibile. Le recenti primarie a Napoli sono una dimostrazione di questa mia tesi, annullate perché su di esse gravavano troppi dubbi e forti sospetti di irregolarità». Candidato a sindaco del centrosinistra, chi dovrebbe essere, un giovane, un esponente della società civile o un politico? «Non si può buttare allo sbaraglio un giovane, per di più senza grande esperienza amministrativa, alla guida di una città difficile e dalle mille emergenze come Torre. Sarebbe un atto irresponsabile e dalle tante incognite. Un esponente della società civile sarebbe indubbiamente un’ipotesi più credibile e realistica, ma dovrebbe essere una personalità sperimentata nel campo dell’impegno nel sociale, dalla grande coerenza e affidabilità personale. Se così non fosse allora preferiamo puntare su un politico ed amministratore esperto, pragmatico, profondo conoscitore della macchina comunale, delle problematiche cittadine, competente nel fare proposte concrete e nell’individuare soluzioni praticabili, di alti principi morali. Ciò anche per i risultati poco lusinghieri degli ultimi due sindaci, che non avevano mai ricoperto rilevanti incarichi politici ed amministrativi. Il primo è stato costretto ad interrompere anticipatamente il suo mandato, il secondo non si è dimostrato all’altezza del compito sia dal punto di vista politico, con il ribaltone della volontà dei cittadini, che amministrativo, per gli scarsi risultati raggiunti». So che siete impegnati da mesi nelle riunioni interpartitiche del centrosinistra. Quali proposte avete avanzato su quel tavolo politico? «Abbiamo ribadito con chiarezza che le primarie comportano tanti rischi, e che quindi non sono al momento la soluzione più efficace per la scelta del candidato a sindaco, il quale deve scaturire da un confronto con partiti, movimenti e associazioni. Inoltre si deve fare interprete di un programma di governo che nasca dal basso e sia aperto alle concrete esigenze dei cittadini. Questo candidato, infine, deve essere individuato al più presto, al massimo entro settembre, in modo da avere tutto il tempo per coinvolgere i torresi sul programma di rilancio della città». ANTONIO MARRAZZO (dal periodico Torresette dell´8 luglio 2011)