A cura della Redazione
Duro attacco del Partito Democratico di Torre Annunziata contro il sindaco Giosuè Starita ed il suo governo. "Ventisette assessori, decine di milioni di euro persi per insipienza, un mare di clientele, un bilancio incolore, nessuna programmazione, assenza di qualsivoglia idea di città e di sviluppo, totale incapacità ed un unico assillo: la gestione del potere". Così recita l´incipit del manifesto affisso in città dai Democratici. "La gravità della vicenda del dirigente dell´UTC (sotto inchiesta per collussioni con la camorra) - si legge ancora - testimonia quanto sia lontana l´attuale maggioranza dalla cultura della legalità. Infatti, la rimozione proposta non nasce dalla preoccupazione di tenere le Istituzioni al riparo da sospetti, ma deriva da un becero conflitto di potere tra Api e UdC con il dirigente medesimo: vergogna!!!". Poi, l´appello a partiti, associazioni e movimenti che si oppongono all´attuale governo cittadino: "Vogliamo costruire insieme una coalizione basata su un robusto programma che contenga valori chiari (lotta alla camorra e alle clientele, tutela dei beni pubblici, irreprensibilità delle burocrazie), scelte di ampio respiro (il mare, come principale risorsa, il lavoro e lo sviluppo come obiettivo prioritario)". Per quanto riguarda la scelta del prossimo candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni del 2012, il Pd è chiaro: "Deve avvenire attraverso elezioni primarie, aperte a tutta la coalizione, costruite sulla certezza del corpo elettorale". I Democratici dichiarano inoltre di non volere "nessun confronto e nessun dialogo né con forze opache, né con uomini che sostengono l´attuale amministrazione", affermando la loro chiusura "netta ed irrevocabile verso coloro che, tradendo il mandato popolare e le scelte del partito di appartenenza, hanno consentito il papocchio". Infine, l´attacco ad una certa stampa fatta di "mercenari incalliti, professionisti dell´accattonaggio, misere figure travestite da pseudo giornalisti, sempre al soldo del potere, in qualunque stagione, che scimmiottano, negli anni, ora la società politica, ora la società civile, ed incarnano alla perfezione il peggio dell´una e dell´altra".