A cura della Redazione
E’ proprio vero: non c’è limite alla spudoratezza di questa amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Starita. In un momento in cui la politica non fornisce risposte ai cittadini su questioni di particolare importanza (apertura di via Sepolcri, balneabilità del nostro litorale, assenza di politiche per lo sviluppo e l’occupazione, riduzione del carico fiscale locale, ritardo nell’esecuzione di lavori pubblici), viene nominato un decimo assessore, Aldo Tolino (foto), con deleghe che servono solo a riempire qualche rigo su un foglio di carta. Non immaginavo che la "cultura" fosse così importante per i nostri governanti, tanto da affiancare ai due assessori in carica, Maria Elefante e Giuseppe Raiola (con deleghe alla cultura, risorse archeologiche e museali), un terzo, Aldo Tolino, con delega alla valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale e archeologico. E ci dispiace per quest’ultimo, bravo professionista e persona perbene, che si è fatto coinvolgere in questo tourbillon di nomine (ventisette in quattro anni), andando a ricoprire un assessorato vacuo, privo di sostanza ma che rappresenta un gesto di “grande” valenza politica: la legittimazione della lista civica “Orgoglio e Dignità” alla corte di re Starita. Se ci fosse un limite alla decenza, questa amministrazione l’avrebbe ampiamente superato. L’unica consolazione è che manca meno di un anno alla fine di questa consiliatura, la più fallimentare - a mio giudizio - degli ultimi quindici anni. Quella che è stata caratterizzata da bugie, incoerenze, trasformismi, ribaltoni, inefficienze, progetti falliti, investimenti persi, promesse non mantenute. Ingredienti, questi, che dovranno far riflettere gli elettori quando l´anno prossimo si recheranno alle urne per scegliere la coalizione e il futuro sindaco di Torre Annunziata. ANTONIO GAGLIARDI