A cura della Redazione
Intervistiamo l’unica donna presente nel consiglio comunale di Torre Annunziata. Filomena Iapicca (nella foto). Da poco madre, è alla sua terza consiliatura ed attualmente milita nell’Unione di Centro (UdC) di Pierferdinando Casini. Nonostante che il suo partito esprima un assessore in Giunta, la Iapicca è fortemente critica nei confronti del sindaco Giosuè Starita, reo di aver tradito i partiti che lo hanno portato alla vittoria alle elezioni nel 2007. Consigliera, come giudica l’attuale situazione politica a Torre Annunziata? “C’eravamo posti con moderata fiducia nei confronti di questa Amministrazione che, purtroppo, ha prodotto e continua a produrre quotidiani fallimenti: infrastrutture importanti ferme al palo (bretella di collegamento, ponte di Via Sepolcri, prolungamento di Via dei Mille, ecc.), traffico caotico e città sempre più invivibile, prospettive occupazionali drammatiche, degrado ovunque in un clima generale caratterizzato dal “tira a campare” e “dal si salvi chi può”. Pertanto il giudizio negativo sull’ Amministrazione Starita l’UdC ufficiale, non quello delle poltrone e degli incarichi, lo ha già espresso da tempo e glielo rinnova per intero. Un’ amministrazione comunale che, pur di tenersi a galla, non ha voluto definire in maniera chiara il perimetro politico della maggioranza e quello della minoranza, elemento fondamentale in una democrazia bipolare. Quanto avvenuto nell’ ultimo consiglio comunale del 30 settembre 2010, rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’ emergenza istituzionale a Torre Annunziata e della necessità della linea di opposizione intrapresa dal partito guidato dal Commissario cittadino avv. Alfonso Arcamone”. Quali sono i suoi rapporti con i consiglieri dell’UdC (De Vito e Ossame, prossimo ad essere surrogato in consiglo comunale) che si sono schierati a favore dell’amministrazione Starita? “Ricordo che io sono stata direttamente eletta dal popolo sovrano per tre consiliature di seguito, senza ricorrere a nessun tipo di ripescaggio com’è di moda nella politica torrese dell’ultima ora, e senza utilizzare nemmeno le dimissioni volontarie di qualche neoeletto consigliere. Vengo per tradizione familiare dalla sinistra democristiana, una delle più nobili aree politiche di quello che fu il partito di maggioranza relativa in Italia per più di quarant’ anni. Successivamente, cioè nel periodo post-Tangentopoli, ho fatto parte del Partito Popolare Italiano guidato dapprima da Mino Martinazzoli, poi da Gerardo Bianco ed infine da Franco Marini. In seguito allo scioglimento del Partito Popolare Italiano ho vissuto una stagione da protagonista nella Margherita. Dopo la confluenza di quest’ultima nel Partito Democratico ho portato i miei valori in quell’importante contenitore, dal quale sono uscita solo per meglio difenderli ed esaltarli con coerenza nel partito che oggi rappresento”. Eppure anche il suo partito appoggia la giunta Starita. “Non abbiamo capito e non capiamo chi sono e da dove vengono coloro che sono stati contattati personalmente dal Sindaco e dal suo entourage per dare una parvenza di presenza dell’UdC nell’ amministrazione-papocchio, formata con tanti consiglieri comunali fuorusciti dalle linee ufficiali dei partiti”. Cosa vuole dire alla Città? “Noi crediamo ai nostri valori ed alle nostre radici profonde che non geleranno mai. In linea con le scelte di politica nazionale non accettiamo e non accetteremo mai l’ipotesi di un partito-omnibus che debba servire al solo scopo di elemosinare qualche incaricuccio, più o meno istituzionale. Noi sentiamo il peso e la dignità di una grande storia, quella dei LIBERI E FORTI, che, a differenza di altri, ci onoriamo di rappresentare. Starita, che pure abbiamo votato alla guida della città, faccia per intero la sua inconcludente strada, noi faremo la nostra con un’opposizione seria, vigile, ferma ed intelligente. Di sicuro non ci assoceremo al suo totale fallimento”. Cosa rimproverate principalmente al sindaco Starita? “Starita ha un’ ampia maggioranza con la quale non riesce a produrre niente nell’interesse della città: vi chiedete mai il perché? E’ semplice, chi semina vento raccoglie tempesta, e questo a partire dall’operazione che lo ha portato ad essere il candidato a Sindaco del centrosinistra torrese, che puntualmente ha tradito. Il primo cittadino è il principale protagonista delle divisioni nelle più rappresentative forze politiche cittadine ed ha contribuito pesantemente ad intaccare il tessuto democratico e civile di Torre Annunziata. Scavalcando le segreterie politiche dei partiti locali si è ridotto a contrattare il sostegno politico con ciascun singolo consigliere che, perciò, si vede incoraggiato ad alzare il prezzo del suo appoggio. Inoltre col vento che tira mi chiedo come potrà più essere aiutato in sede provinciale e regionale per risolvere i gravi problemi della città!? Tra proclami inutili, con un concerto elitario ed una partita di calcio popolare, in uno sterile e sostanziale immobilismo, Torre Annunziata continuerà a morire!!!”.