A cura della Redazione
Pubblichiamo il manifesto fatto affiggere dal Partito Democratico in merito alla crisi che serpeggia all´interno del quadro politico che sostiene il sindaco Giosuè Starita.: La grave crisi e la mancanza di lavoro, l’incessante iniziativa della Magistratura e delle forze dell’ordine contro la camorra, l’esigenza di un nuovo impegno per il welfare e per il risanamento urbano, lo sforzo per valorizzare le risorse ambientali ed infrastrutturali assegnano, oggi, un ruolo ancora più rilevante al Sindaco ed all’Amministrazione. La solidarietà al procuratore Marino, all’imprenditore “Garibaldi”, ai lavoratori in lotta, l’impegno per rilanciare il futuro di Torre sarà tanto più efficace se, oltre al contributo delle organizzazioni sindacali, delle forze politiche e dei tanti positivi movimenti spontanei che stanno sorgendo, si potrà contare su un’Amministrazione ancora più forte e più credibile. Il Pd considera fondamentale garantire un governo stabile ed autorevole alla città, sotto la guida dell’avv. Starita: occorre, però, un cambio di passo, va data maggiore lungimiranza alle scelte politiche, bisogna ripristinare regole ed attenersi agli impegni assunti con l’elettorato. Siamo all’epilogo di un periodo di confusione che non ha riguardato solo il contesto locale. Una fase caratterizzata da molteplici cambiamenti di collocazione, nei partiti e nelle coalizioni; abbiamo registrato trasformismi, reazioni eccessive, scelte consapevoli. Ma al di là di qualsiasi giudizio c’è un dato di cui non si può dubitare: singole personalità o intere formazioni sono passate da un campo all’altro, contribuendo ad alimentare una riduzione dell’autorevolezza e della credibilità della Politica e delle Istituzioni. Per il Pd di Torre e della Campania questo periodo è chiuso. Per sempre. Le soluzioni amministrative adottate - nella fase precedente all’elezione degli organismi dirigenti del PD - sono state oggettivamente condizionate da quelle situazioni. D’altra parte, le personalità e le forze che hanno contribuito alla stabilità amministrativa, al di là della loro attuale collocazione, meritano rispetto. Tuttavia, va aperta una fase nuova. Una fase caratterizzata dal rispetto di regole fondamentali, ancorché elementari: i partiti del centrosinistra con il centrosinistra, le forze di centrodestra con il centrodestra. Maggioranza ed opposizione devono agire, con reciproco rispetto, sulla base di valori e programmi omogenei a ciascuno schieramento, sulla base degli impegni assunti con gli elettori. Ogni lettura diversa di questa linea - cittadina e regionale - è scorretta ed ingenerosa. Su questo punto non ci possono essere né equilibrismi, né dietrologie. Tutte le forze politiche del centrosinistra hanno il dovere, a conclusione di un breve ma intenso confronto programmatico - proiettato sia sulla conclusione di questa consiliatura sia sulla fase che si aprirà nel 2012 - di decidere se vogliono concorrere alla costruzione – oggi e per il futuro - di una coerente maggioranza e di una nuova squadra di governo in cui siano accentuate le caratteristiche di competenza, rettitudine e passione civile. Nell’interesse della città e per le sorti future del centrosinistra.