A cura della Redazione
Pochi giorni ancora e il consiglio comunale sarà chiamato a discutere ed approvare il bilancio di previsione 2009, l’importante documento di programmazione che pone gli obiettiva generali dell’amministrazione comunale. La discussione approderà in aula giovedì 18 giugno, ma si prevede un percorso abbastanza tortuoso. Quasi tutte le forze politiche hanno male accettato gli aumenti della tassa sui rifiuti, che vanno dal 60 per cento, per i locali ad uso abitativo, all’80 per cento per determinati tipi di attività economiche. D’altronde è la stessa legge che impone la copertura totale del costo del servizio (oltre 7 milioni di euro) con i proventi derivanti dalla tassa sui rifiuti. La Giunta ha introdotto alcune agevolazioni per le famiglie meno abbienti, ma il fondo a ciò destinato (35 mila euro) rappresenta appena lo 0,5 per cento dell’ammontare complessivo del gettito della Tarsu. Scontenti a parte, anche il clima politico non è dei migliori. Due forze politiche e cinque consiglieri comunali passati all’opposizione (IdV ed UdC); il consigliere Alfonso Contieri transitato nelle fila del PdL, dopo una breve parentesi nel Psdi; l’MpA in bilico tra maggioranza e opposizione; tutti elementi, questi, che non fanno dormire sonni tranquilli al primo cittadino Giosuè Starita. Sulla carta il sindaco può contare sull´apporto di quattordici consiglieri di maggioranza, quindici con lui stesso, numero ancora insufficiente per garantirgli la maggioranza nell´Assise cittadina. Certo, con ogni probabilità, non tutta l’opposizione voterà contro; ci sarà, presumibilmente, chi si asterrà dal voto e pertanto anche con i numeri risicati la coalizione di governo potrà passare indenne questo importante appuntamento. E’ bene ricordare ai lettori che la mancata approvazione del bilancio di previsione porterebbe allo scioglimento automatico del consiglio comunale e alla nomina di un commissario fino alle prossime elezioni. Chi potrebbe astenersi dal voto è l’Italia dei Valori, a patto che il maxi emendamento presentato ieri dal capogruppo Antonio Gagliardi, già assessore alle finanze del governo Cucolo e Monaco, venga accolto favorevolmente dal consiglio comunale. «Abbiamo recuperato tra i vari capitoli di bilancio – afferma Gagliardi – 311 mila euro che potranno servire ad azzerare l’addizionale Irpef dell’8 per mille per i percettori di reddito fino a 15 mila euro l’anno. Ci sembra il minimo che si possa fare per venire incontro alle difficoltà economiche di molte famiglie, soprattutto in vista dell’aumento della tassa sui rifiuti. Rientreranno in questa fascia 5.444 tra lavoratori e pensionati, il 38 per cento della popolazione attiva. Abbiamo attinto da molti capitoli di spesa – conclude il capogruppo - riducendo la portata di talune iniziative e arrivando, in pochi casi, ad azzerare perfino le relative somme in bilancio. In sostanza abbiamo cercato di equilibrare un bilancio che pendeva troppo da una parte». Altri cinque emendamenti sono stati presentati dai consiglieri Amedeo Iovane e Antonio Amura. Alle ore 12,00 di oggi, domenica 14 giugno, scade il termine per la loro presentazione. Poi toccherà all’organo di controllo del collegio dei revisori decidere sull’ammissibilità degli emendamenti presentati e, successivamente, al consiglio comunale la valutazione sul loro accoglimento.