A cura della Redazione
Pubblichiamo, di seguito, il comunicato dei Riformisti Pd giunto in redazione. Una formazione politica ha il dovere di migliorarsi sempre, di essere più adeguata alle sfide del governo e meglio attrezzata sul piano culturale, rinnovandosi costantemente e praticando rigorosi principi etici: abbiamo aderito al Pd – nonostante un pesante disagio - per questo, senza diluire in nessun modo la nostra identità. Il Pd, per noi, deve essere riformista, socialmente aperto e culturalmente solido ma, soprattutto qui, al di sopra di ogni sospetto morale perché qui, più che altrove, é forte il peso della criminalità e della cultura dell’illegalità: su questo c’è ancora tanto da fare! Il partito va tenuto distinto culturalmente ed operativamente dall’Amministrazione Comunale: non può essere il notaio di equilibri di potere costruiti altrove per finalità oscure. Tanti sono i nodi irrisolti; è necessario un nuovo inizio che produca scelte inequivocabili. Forze politiche e singole personalità distanti dal principio della politica come servizio, ondivaghe ed opache non sono compatibili con la nuova fase; consideriamo, invece, fondamentale l’alleanza con IdV e la parte più ragionevole della sinistra radicale. Il consenso va costruito su azioni positive, analisi e progetti, su attività realizzate e non attraverso soluzioni “ad personam”, consentite da gestioni discutibili e discrezionali. Nonostante un impegno tenace, nostro e di altri, il vero cambiamento non c’é ancora. L’annullamento delle elezioni del 22 giugno, l’invalidazione della platea congressuale, il commissariamento del circolo e altri atti hanno prodotto risultati parziali ed insoddisfacenti. Parte delle iscrizioni, anche in questi giorni, non sono il frutto di consapevoli adesioni programmatiche; sono stati utilizzati, anche se in forme meno eclatanti, alcuni dei meccanismi già tristemente sperimentati. Non saremo mai d’accordo a “lavare i panni sporchi in famiglia”; per noi è fondamentale che l’opinione pubblica sappia, partecipi e giudichi liberamente. La scelta di affidare al Commissario la nomina di alcuni componenti dell’organismo dirigente può essere un’opportunità: scelga l’on. Aldo Cennamo le migliori personalità che la società civile di questa comunità esprime (culturalmente orientate verso il centrosinistra) e chieda loro di concorrere al radicamento culturale e sociale del Pd a Torre Annunziata. Basta bilancini e richieste meschine !!! Tanti nodi sono irrisolti: la stessa composizione di una rappresentanza istituzionale che rappresenti il Pd in Consiglio Comunale potrà definirsi solo dopo avere affrontato e risolto le gravissime contraddizioni politiche ulteriormente aggravatesi negli ultimi giorni. La formazione del gruppo dirigente politico e la costituzione della rappresentanza istituzionale da luogo alla necessità di una svolta nel governo della città. Il Sindaco si liberi di quelle forze che fanno del consenso raccolto ovunque, a tutti i costi e purchessia il loro credo, che pensano alle Istituzioni come luogo per costruire clientele in una logica di scambio, azzeri la Giunta ed affidi le sorti della città ad un gruppo di uomini e donne davvero autorevoli e competenti, scelte in piena autonomia, senza condizionamenti di gruppi, correnti e consorterie. Vogliamo cambiare il Pd; riteniamo di essere nel luogo giusto e pensiamo sia imbarazzante la presenza di chi ha scelto di restare in questa formazione in ragione del suo potere, passato ed attuale, e che l’abbandonerà non appena i trend elettorali cambieranno segno. I Riformisti continueranno imperterriti la loro battaglia ideale e politica; non ci saranno bavagli, equilibrismi, tatticismi. Continueremo a dire la nostra liberamente, sempre e ad ogni costo, nel Pd o, e non ce lo auguriamo, fuori di esso. COMUNICATO