A cura della Redazione
Viaggio nel mondo dell’opposizione: a parlarne è la coordinatrice di Forza Italia Carmela Corradini (nella foto). «La nostra struttura politica oggi è in continua crescita e non è più un gruppo che cavalca l’onda vincente del Cavaliere». Così esordisce l’avvocatessa oplontina. E’ una base pensante, critica e non priva di coscienza sociale e politica. Attualmente, a rappresentare il Popolo della Libertà nell’Assise consiliare oplontina, sono il medico Enrico Boccia di Forza Italia e il geometra Gennaro Di Paolo, veterano della destra, eletti nell’ultima consultazione del 2007. Proprio il futuro del nuovo partito, con i suoi programmi, sono stati alcuni degli argomenti principali affrontati dalla rappresentante berlusconiana. «Più che programma in senso tecnico, preferisco fare riferimento a precise intenzioni. Intenzioni che, in attesa delle necessarie formalizzazioni del partito, finalizzano l’estensione di un bacino di utenza elettorale, già di per sé flessibile ed elastico, pronto e capace di dilatarsi. La crescita politica, culturale sociale, sono i nostri auspici. A questa va aggiunta la formazione del cosiddetto “Portierato di Quartiere”, cioè un luogo in cui ogni singolo cittadino esprime le proprie idee e manifesta le proprie necessità, attraverso le quali, riteniamo si possa anche crescere e far crescere un modello di società. Pensiamo che la città - prosegue Corradini - ed i propri luoghi si strutturano attraverso il rispetto dei cittadini; mediante il quale, i cittadini prendono coscienza e si favorisce il dialogo e l’interscambio personale, due ruoli importanti per il raggiungimento del rispetto civico. Il nostro intendo è di restituire la città ai cittadini e ci accingiamo a lavorare in una direzione chiara: semplicità, efficienza e rispetto collettivo. A breve, - continua l’avvocato - renderemo pubblico il nostro manifesto politico di base che è in fase di elaborazione con i colleghi del Popolo della Libertà e che contiene la istituzione del “Portierato” e la distribuzione, concettuale ed operativa di esso, sull’intero territorio cittadino; scelti i luoghi, quartieri, definibili tali, nomineremmo e/o eleggeremo i responsabili. Parliamo, per così dire, dei “Portieri”, ma evidentemente nell’eccezione più politica del termine e gli stessi saranno integrati operativamente nella struttura gestionale del partito. Per quanto riguarda i programmi - dice ancora la legale oplontina - non vorrei anticipare ancora nulla ma, diciamo che siamo galvanizzati dalla nascita di un sistema politico che può finalmente riaprire i termini del confronto, anche dello scontro, se necessario, e anche del dialogo costruttivo con la maggioranza, laddove gli obiettivi saranno sicurezza, necessità ed attività del pubblico interesse. L’attivazione di una scuola di formazione politica - conclude l’esponente del PdL - consentirà di individuare i giovani più talentuosi e li formerà verso la costruzione di una seria ed efficiente futura classe politica dirigente. Questo è un altro obiettvo dell’ipotesi di programma del nascente partito politico». Sembra quasi che vi accingete a costruire una fervente associazione con finalità politiche, più che un partito! «Escludo tale ipotesi. Il nostro obiettivo è quello di diffondere l’idea, l’etica politica, il metodo, l’azione e il risultato. Dateci tempo e spazio. Non dimentichiamo - sottolinea Corradini - che questa città ha radici profonde in un sistema strano e difficile da comprendere che abbarbica gli elettori nelle elezioni amministrative con bugie, false promesse su percorsi amministrativi già configurati». A questo punto, appare sul volto della signora, la classica aria di autentica “battagliera” alla quale si associa un preciso pensiero: «Il bacino di utenza politica, nelle elezioni amministrative, in particolare le comunali, si basa sulla intermediazione che riceve il cittadino con la macchina amministrativa. Molti cittadini - aggiunge - non conoscono i propri diritti che, spesso, gli vengono, in buona o in mala fede, negati. E ricorrono alle “grazie” del politico di turno che, a volte, ha tutto l’interesse a “contrabbandare” diritti per favori. Ovviamente, in attesa di chiedere contropartite». Qual è il ruolo del PdL in Consiglio comunale? «Intanto, pur con una opposizione sicuramente non robusta, siamo stati e siamo in grado di monitorare, con attenzione, l’attività dell’amministrazione. E ciò ci consente di manifestare la nostra critica politica. Per noi porsi criticamente nei confronti di questa amministrazione significa smontarne i pezzi che la compongono, capirne la consistenza e quindi ricomporla con la consapevolezza della qualità della eventuale sostanza rinvenuta. Il rapporto con la maggioranza è un rapporto civile ma sterile - afferma la coordinatrice -. Un gruppo politico dirigente è una struttura, composta da uomini ed azioni, cioè idee, programmi, sinergie e risultati. Della struttura fanno parte i meccanismi che concertano, si interfacciano e azionano la macchina. Questa macchina ha i suoi percorsi con propri tempi, ritmi, velocità e anche competitività che consentono il confronto e la qualità nei risultati. Oggi, non c’è programmazione ma solo sostituzione o, peggio, aumento di amministratori. Ognuno ritenendo di essere il depositario della verità e mancando una valida programmazione non tiene conto dei precedenti e innova o modifica, con l’ovvio risultato di non procedere mai. Si recita a soggetto. Si amministra - afferma l’avvocato - “a prescindere” dalle reali esigenze della città e incuranti del disagio dei cittadini. Si veda la confusione (litigiosità per la spartizione economica delle responsabilità nelle procedure di svolgimento dei contratti di Quartiere primo e secondo, della “bretella” porto- autostrada, del prolungamento di via dei Mille (si sono persi i fondi), l’illuminazione è ferma a piazza Cesare Battisti, riqualificazione della costa, zona franca (quale sconosciuto?), Pompei hi-tech, Imeco, condono edilizio ecc.». Ed il vostro manifesto politico? «A proposito nel nostro manifesto politico, prevediamo altresì, appena ratificato ed avviato, una serie di conferenze programmatiche su tematiche fondamentali su città, politica e società. Tratteremo temi sull’urbanistica, sulla casa, sulla sicurezza urbana, sul lavoro e altro, diffondendone i risultati ed operatività». In conclusione di questa lunga e piacevole conversazione, il discorso cade sulle prossime elezioni provinciali. «Il nostro candidato per la presidenza della Provincia - spiega la Corradini - è l’onorevole Luigi Cesaro. Per quanto riguarda un candidato locale, le dirò che ci sono varie ipotesi ma il coordinamento cittadino è in una fase di serie considerazioni». Paolo Borrelli