A cura della Redazione
Intervista alla neo assessore alla Cultura, Maria Elefante Maria Elefante, docente universitaria, scrittrice, è il neo assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione della giunta Starita. Sostituisce il dottor Francesco Gentile, dell´Italia dei Valori, dimessosi nel febbraio scorso. Non è nuova alla politica. Torre Annunziata, la sua città natale, l’ha sempre vista impegnata nel sociale, fin dagli anni settanta, a combattere in prima linea le più accese contese per il miglioramento della qualità della vita nella nostra città e l’affermazione dei diritti della donna: i consultori femminili, gli asili nido, le pari opportunità. Giovane mamma, costretta a spostarsi a Napoli per lavoro, ha vissuto sulla sua pelle le difficoltà che incontra ogni donna che voglia affermarsi nel lavoro e vivere nel contempo il ruolo di madre di famiglia. In questa città dove l’asilo nido pubblico era solo il privilegio di pochi fortunati. Ha fondato e presiede un’associazione femminile intitolata all’antica dea del focolare domestico “Vesta” (sede Torre del Greco) che si batte per la fondazione di centri antiviolenza, per la diffusione dell’alfabetizzazione tra le minoranze etniche e la cultura della tolleranza. Insignita del Premio internazionale “Theodor Mommsen”, per i suoi studi sulla Storia della Campania antica è stata invitata a tenere lezioni a Londra, a New York e a Sydney. Formatasi culturalmente nel glorioso Liceo classico “Benedetto Croce”, e politicamente nella sezione “G. Alfani” del PCI, ha fondato con i giovani degli anni ‘70 la locale sezione dell’Arci che vantava anche un giornale, “Arcipelago”, di cui è stata direttrice. Coltiva fin dagli anni giovanili una grande passione: il desiderio di vedere rivalutato il nostro patrimonio archeologico, come volàno per il rilancio delle attività connesse, turismo, arte e spettacolo. Molti dibattiti di carattere culturale e politico l’hanno vista impegnata a rivendicare l’originalità e la ricchezza del nostro patrimonio culturale, chiedendone con forza la tutela e la valorizzazione. Non ha esitato a dare il suo appoggio al centrosinistra, candidandosi ben due volte in liste a sostegno del sindaco Francesco Maria Cucolo. Ha ottenuto un discreto successo elettorale. Ma è tutto finito lì.. Pur delusa per la discesa sempre più in basso dei valori morali e civili che hanno caratterizzato la vita politica cittadina (in linea del resto con quella regionale e nazionale) e per il degrado in cui è stata abbandonata questa città, non ha voluto starsene in disparte, chiudendosi in una torre di avorio, come fanno molti intellettuali, capaci solo di critiche sterili. Ed il suo coraggio è stato premiato. Chi deve ringraziare per questo traguardo raggiunto? “Ringrazio innanzitutto Italia dei Valori, ed in particolar modo il dottor Antonio Gagliardi che ha sempre creduto in me e mi ha convinto a candidarmi nella lista dell’ex magistrato Di Pietro. Inoltre ringrazio il sindaco Giosuè Starita, che ha riconosciuto le mie competenze con l’affidamento di un ruolo di primo piano nel campo della cultura. Sono orgogliosa di poter affiancare il sindaco, che - mi si permetta di dirlo - ho visto crescere politicamente fin dal tempo delle sue prime militanze ed ho sempre apprezzato per le qualità morali e l’intelligenza. Inizieremo a lavorare insieme, oggi stesso, partendo proprio dalle scuole, che stanno vivendo un momento difficile a livello nazionale. Ad esse è affidato il compito di formare i giovani, il nostro futuro, la nostra speranza”. Quale sarà il suo programma per i prossimi giorni? “Prenderò contatto con i dirigenti scolastici, ascolterò le loro esigenze. Organizzeremo insieme un piano di lavoro. So che ci sono grandi potenzialità negli operatori scolastici. Vanno incoraggiate, aiutate. La formazione dei giovani è un compito particolarmente delicato in questa città. Qui è più facile delinquere che studiare. I bambini, i giovani sono tutti a rischio. Io amo passeggiare per le strade di Torre. E mi imbatto quotidianamente in scene di inciviltà e di degrado, in cui i giovani sono protagonisti, è vero. Ma anche vittime. Questa città non offre alternative. Eppure i giovani hanno il diritto di essere felici. Ho sempre presente il turpe mercato della droga che si svolge sotto gli occhi di tutti. Davanti agli spacciatori la sera c’è la fila, come al supermercato. E nessuno interviene”. E nel campo della Cultura, cosa si sente di promettere? “Per quanto riguarda la cultura, essa apre orizzonti vastissimi. E qui si deve agire a piccoli passi: promuovere prima una campagna di sensibilizzazione, affinché tutti i cittadini possano essere direttamente coinvolti nell’impegno per la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e la promozione di grandi eventi culturali ed artistici. Gli scavi di Oplonti, la vetrina di questa città, come tutta l’area archeologica vesuviana, stanno vivendo il momento di maggiore difficoltà nella storia amministrativa. L’affidamento dell’amministrazione degli scavi di Pompei ad un commissario prefettizio lo dimostra. Non dimentichiamo che facciamo parte del patrimonio UNESCO. Ma dobbiamo difendere il posto che i nostri padri hanno conquistato. Bisogna lavorare molto. Ora non voglio spendere più parole. E’ tempo di cominciare a lavorare. Subito. Oggi incomincerò a combattere una nuova battaglia per Torre. Non mi fermerò di fronte a nessun ostacolo. Avrò una sola arma: l’amore per la mia città. E due alleati: la caparbietà e la tenacia”. BENNI GAGLIARDI