A cura della Redazione

Continuano le polemiche sul dopo voto delle Primarie del Partito Democratico. Dopo i due esposti-denuncia da parte delle liste "I Riformisti" e "Contro Corrente" per l´annullamento del voto in base a presunti brogli verificatosi domenica scorsa, all´interno del partito si levano le voci di dissenso di chi tende a minimizzare l´accaduto. E´ il caso dell´ex segretario cittadino Raffaele Di Sarno, capolista di "Torre Democratica" che, pur ammettendo che ci sia stata una cattiva organizzazione alle Primarie di domenica, adducibile, peraltro, al gran numero di votanti, ha preso le distanze dal metodo dei presentatori del ricorso, ritenendo che le questioni politiche vadano esposte nei luoghi opportuni. Il capogruppo del PD Francesco Donadio ritiene, invece, estremamente grave che esponenti di altre liste parlino di infiltrazioni della camorra durante la fase del voto. «Bisogna tutelare - ha detto - le tantissime persone per bene che domenica scorsa si sono recate alle urne per esprimere il proprio consenso ed iscriversi al Partito democratico. Certo, nessuno disconosce che ci sia stata più di una falla nella macchina organizzativa - continua Donadio -, ma la commissione dei garanti, dopo le verifiche del caso, non può fare a meno di salvare il risultato elettorale». Donadio prende anche le distanze dal segratario cittadino Enzo Ascione che, nel corso di un´intervista rilasciata ad un quotidiano locale, aveva detto «che non è possibile consentire a chiunque di far parte del Partito democratico senza mettere alcun filtro ai votanti». Molto più critica la posizione dei componenti della lista "I Riformisti", che stamani terranno una conferenza stampa al Gran Caffé Gambrinus di Napoli. Tre le richieste che saranno avanzate: l´annullamento del voto, il commissariamento del partito, la costruzione di un´anagrafe degli iscritti garantita dall´organismo provinciale. Ma anche una decisione choc: l´autosospensione dal partito di tutti i 40 componenti della lista, compresi i tre consiglieri comunali Monaco, Portoghese e Telese. Dopo Fiorillo, quindi, salirebbero a quattro i consiglieri autosospesi. E se a questi si aggiungono quelli che hanno lasciato definitivamente il partito (Contieri, Iovane e Amura), si può ben dire che la costruzione del Partito democratico a Torre sta incontrando enormi difficoltà. Siamo vicini ad una diaspora? Napoli, ore 13,00. La conferenza stampa indetta da "I Riformisti" si è appena conclusa. Oltre alle decisioni anticipate dal nostro sito, i responsabili della lista hanno redatto un documento che sarà oggetto di un manifesto.