A cura della Redazione
Il PdL torrese attacca l´Amministrazione Starita Ancora attacchi del PdL torrese all’Amministrazione Starita. In un comunicato, la sezione locale del Popolo della Libertà manifesta tutta la sua preoccupazione per l’emergenza rifiuti e per la situazione economico-finanziaria in cui versa l’Ente di via Dante. “Il commissario per l’emergenza rifiuti - recita il comunicato - probabilmente nominerà, nei 24-25 Comuni che ancora non hanno provveduto, alla nomina di commissari ad acta per far fronte al dramma immondizia. Non vorremmo che questa nomina preludesse ad altre se il Comune si avvia verso il dissesto”. Un chiaro riferimento alla possibilità di commissariare il Comune di Torre Annunziata qualora sia dichiarato il dissesto economico. “Il Comune, per evitare il tracollo economico ha dovuto elevare tutte le tasse su cui poteva incidere. Paghiamo di più per salvare la Casa (o la casta?) comunale. Ninete di più errato - dicono gli esponenti del PdL”. Infatti, secondo questi ultimi, le maggiori entrate non saranno destinate a sostenere una seria programmazione economica, turistica o urbanistica, né tanto meno ad organizzare, per le strade del paese, manifestazioni di alcun genere. “Non ci saranno notti bianche o rosa - tuonano i “pidiellini” - ma solo strimpellatori vari e pupazzi vaganti”. Il PdL si scaglia poi contro la decisione di Starita di non costituirsi parte civile nel procedimento penale pendente innanzi al tribunale di Napoli contro il Governatore Antonio Bassolino e i danni conseguenti all’emergenza rifiuti. A detta del coordinamento locale del partito, si sarebbero potuti incassare soldi freschi a titolo di risarcimento, incrementando le casse comunali. “Chi ci ripagherà mai dello stravolgimento che ha subito la vita di ognuno di noi per i rifiuti sparsi sulle strade? Chi ci ripagherà della beffa e dell’offesa conseguenti all’incremento fiscale per servizi mai offerti e mai resi? - si chiedono gli esponenti PdL -. Chi ci ridarà mai la dignità di essere torresi?”. Un ultimo “appello”, infine, è rivolto agli amministratori. “Evitateci nell’immediato futuro, oltre alla solita Tarsu, Ici, dissesto, il solito e squallido rito del rifacimento dei marciapiedi e di alcune strade e piazze che, per giunta, rimangono sempre dissestate. Se questo è quanto riusciamo a produrre, è ben poca cosa - conclude la nota -a fronte dei proclami di grandi opere ciclicamente sbandierate e mai realizzate”.