A cura della Redazione
“Le strade da percorrere erano due: cancellare l’assistenza ai diversamente abili gravi fino all’approvazione del nuovo bilancio di previsione o dimezzare per tutti il monte ore settimanale. Alla fine abbiamo deciso di percorrere questa seconda soluzione”. Ad affermarlo è il vicesindaco e assessore con delega alle Politiche sociali del Comune di Torre del Greco, Donato Capone, dopo il voto che in consiglio comunale ha dato l’ok alla delibera che stabilisce – in deroga al vigente regolamento – un nuovo tetto minimo di ore per ogni disabile grave a cui viene affidato il servizio di assistenza domiciliare. Una soluzione che la giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello e gli uffici preposti hanno indicato con una specifica delibera che mercoledì sera ha ricevuto il placet anche dell’assise cittadina. Non senza polemiche: “A chi in consiglio comunale – prosegue Capone – ha attaccato questa scelta, sottolineando che si poteva intervenire diversamente sui fondi destinati al Piano sociale di zona, diciamo che il piano stesso presenta una serie di voci articolate, ognuna con una specifica destinazione che non può essere mutata a seconda delle esigenze. In regime di bilancio per dodicesimi, come quello attuale, l’unico modo per garantire un minimo di assistenza domiciliare ai disabili gravi poteva essere solo quella individuata e adottata nella circostanza”. Per questo motivo il consiglio comunale ha autorizzato in deroga al regolamento comunale “per la disciplina all’accesso ai servizi sociali e agli interventi sociali” la continuità del servizio di assistenza domiciliare a favore dei disabili gravi già assistiti al 21 gennaio (momento in cui il Comune si è visto costretto a sospendere il servizio stesso) a mezzo dei consorzi Proodos e Italia, già accreditati e convenzionati con l’ente, in misura oraria ridotta.