A cura della Redazione
«Mi piacciono le sfide. E ciò non vuol dire essere presuntuosi». Si presenta così Guido Ugolotti al cospetto della piazza di Torre Annunziata. Un luogo dove il calcio rappresenta una ragione di vita. «L’avvocato Maglione - prosegue l’allenatore - mi ha relazionato dettagliatamente sulle problematiche che hanno portato al cambio della guida tecnica. E poi mi sono reso conto personalmente dell’aria che tira qui in questi primi giorni di permanenza in città». Ovviamente ai tifosi interessa sapere se la salvezza del Savoia è una missione possibile. «Questa è una squadra che secondo me può competere con le altre che io ho inserito nel secondo troncone del girone C. Perché penso - aggiunge Ugolotti - che un gruppo ristretto di formazioni, col passare del tempo, farà un campionato a parte. A me interessa soprattutto lavorare sul campo. C’è una situazione da risollevare. E’ inutile pensare a ciò che poteva essere». Sugli uomini e sul modulo tattico conclude: «Rinaldi e Cipriani li ho conosociuti nella mia breve esperienza a Benevento. Il modulo? A Caserta, con il 4-3-3, ho collezionato ben diciannove risultati utili consecutivi. Ma è presto per poter parlare di un’idea definitiva di schieramento».