A cura della Redazione
L’unione fa la forza. Le proteste delle associazioni, gli interessamenti di amministratori locali (come il sindaco di Pompei, Nando Uliano, e di Torre del Greco, Ciro Borriello) più vicini ai problemi esistenziali della gente, ha smosso le acque (tanto per cambiare) sulle cosiddette “partite pregresse ante 2012” comparse sulle bollette della Gori. E’ arrivata comunicazione che il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano ha istituito uno specifico tavolo tecnico, con la partecipazione e il supporto dell´azienda etidrica, al fine di approfondire le problematiche rappresentate da molti sindaci dei Comuni dell’ATO 3 relativamente alla sostenibilità sociale degli importi fatturati sotto la voce di “partite pregresse”. Siamo arrivati con un po’ di ritardo ma alla fine anche nell’Ente d’Ambito si sono convinti che non è possibile mettere le mani in tasca agli utenti senza chiarire bene le cose. Innanzitutto bisognerebbe stare a posto con i conti (avendo restituito a tutti le somme prelevate impunemente per le fognature) ed aver varato una forma gestionale che rispetti il responso dell’ultimo referendum popolare, che ha escluso la partecipazione dei privati al business dell´acqua. Un comunicato chiarisce che saranno oggetto di riesame anche le ragioni dei provvedimenti tariffari con cui sono state determinate tali partite pregresse, e le relative modalità applicative. E’ prevista l’apertura di un tavolo tecnico che dovrà ultimare i propri lavori entro 30 giorni. Ne consegue che sarà concessa un differimento dei pagamenti di almeno un mese. Nel frattempo è preferibile sospendere il saldo delle bollette per vedere come va a finire. "Come sempre – spiega il commissario straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, Carlo Sarro – ci mostriamo disponibili al dialogo con le istituzioni locali nel pieno rispetto delle funzioni della gestione commissariale. Di concerto con Gori avvieremo immediatamente il tavolo tecnico al fine di individuare gli strumenti utili a superare le questioni poste dai sindaci dell’ATO 3". E’ chiaro che a questo punto ci si gioca la carta della disponibilità dopo che è stato evidentemente tentato un “colpo di mano”, con una richiesta fulminante di cifre a volte incredibili senza presentare intellegibili pezze giustificative. "Siamo ben lieti di accogliere tale provvedimento - dichiara a sua volta il presidente di Gori, Amedeo Laboccetta - avendo il Consiglio di Amministrazione già precedentemente manifestato la massima disponibilità a recepire e supportare nuovi provvedimenti tariffari che possano favorire una maggiore sostenibilità sociale, soprattutto riguardo gli utenti che versano in situazioni di particolare disagio socio-economico". La farsa sull’acqua procede secondo copione quando non scade a livello di gag comica. "E’ necessario ascoltare le istanze dei cittadini – aggiunge l’Amministratore Delegato di Gori, Claudio Cosentino - e cercare di andare loro incontro utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, senza mai perdere di vista il contesto di indiscussa legittimità in cui ci muoviamo". Si concede, in questo modo, una dilazione di 30 giorni ad un pagamento universalmente contestato, frutto di manifestazioni di arroganza che allontanano sempre di più le istituzioni dai cittadini. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2