A cura della Redazione
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata in Redazione, ed indirizzata al sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, da un cittadino torrese, Gaetano Fioretti, emigrato nel Nord Italia per motivi di lavoro e giunto in città per trascorrere alcuni giorni di ferie. Un´appassionata difesa della sua terra d´origine, trovata cambiata in meglio e, in alcuni aspetti, in peggio. Egregio sig. sindaco, sono un cittadino di Torre Annunziata, trasferitosi a Padova per obblighi di servizio lavorativi. Volevo complimentarmi con Lei per le migliorie che ho notato questa estate. Ho visto i "giardinetti" (Villa comunale) totalmente diversi rispetto a quando ero piccolo, e gli stabilimenti balneari, finalmente, giovani e belli, con iniziative e programmi di intrattenimento. Nota dolente, ma non per Sua colpa, è l´ignoranza e la strafottenza dei cittadini che regna sovrana, come autolesionisti di fatto. Fare una corsetta mattutina significa fare lo slalom tra bucce di frutta secca, bottiglie ed escrementi di cane per tutta la Villa comunale, Via G. Alfani, Corso Umberto, Via dei Mille. L´educazione del torrese è pari a zero!!! Volevo segnalarle un fatto che, credo, sia una dimenticanza dell´Amministrazione comunale e nulla di più. Trascorrendo qualche giorno di ferie con i miei cari a Torre Annunziata, ho dovuto cambiare l´olio motore e la batteria della mia auto. Con tanta felicità, ho notato che esistono finalmente le cosiddette "isole ecologiche" che in altre parti d´Italia sono norma da tantissimo tempo. Ho portato l´olio esausto e la batteria, come faccio sempre a Padova, e con mio grande stupore detta "isola ecologica" non ritira detti materiali. Personalmente, dato che tengo particolarmente all´ambiente, porterò nel viaggio di ritorno di fine ferie, detti rifiuti, ma come deve comportarsi un residente di Torre Annunziata per smaltire detti materiali? Lascio immaginare cosa potrebbe accadere con certe tipologie di rifiuti. Perciò Le chiedo di intervenire al fine di predisporre le "isole ecologiche" a prendere tutti i materiali (come fanno in altre regioni), per il bene dell´ambiente, dato che proprio l´ambiente, e specie quello di Torre, è stato violentato troppe volte. I rifiuti devono e possono essere una risorsa. La nostra città, mi permetto di dire nostra in quanto mi sento ancora legato a questa terra, mi porta tanta rabbia dentro. Rabbia perché pochissimi posti possono vantare montagna, mare, terme, sabbia vulcanica, parco nazionale del Vesuvio, porto, in un fazzoletto di terra. Tutti i cittadini di Torre Annunziata dovrebbero vivere di turismo e di prodotti agroalimentari per le bellezze e il clima baciato da madre natura. Ed invece...? Mi scuso per la scivolata fuori tema dell´ultimo capoverso, ma sono sicuro di aver fatto comprendere le mie perplessità per questi rifiuti particolari, sottolineando però, ancora una volta, l´inversione di tendenza che ho notato per il paese. Le auguro buon lavoro su questa linea intrapresa. Che Torre diventi un esempio regionale e, perché no, anche nazionale. Ha tutte le potenzialità per esserlo, basta volerlo. Saluti. Gaetano Fioretti