A cura della Redazione
Manca poco. Il 31 maggio tutti alle urne per le elezioni regionali 2015. Tra liste da definire, candidati da proporre non mancano le polemiche. Sui quotidiani i titoli evidenziano “la guerriglia” all’interno del PD. Ultimo quello tra Gambardella-Milo, per aggiudicarsi un posto da capolista. Per ora si sceglie la strada più semplice, quello dell’ordine alfabetico, con in cima Enza Amato, figlia dell’ex consigliere regionale. Ma chi è Elisabetta Gambardella? E’ Presidente regionale del Partito Democratico. Una napoletana, figlia di gente umile, cresciuta con valori e amore per la sua terra. Il suo curriculum basta cercarlo su google e ci si rende conto della sua esperienza politica. Ma non stiamo qui ad enunciarlo. Non ne ha bisogno. Stamani (giovedì 30 aprile) si è recata nella nostra città, in veste ufficiosa. Ha voluto visitare, guardare da vicino Torre Annunziata. Incantata dal litorale, dalla villa Parnaso in ristrutturazione, dalla vitalità del corso principale. Si muove anche nelle zone meno chic del territorio. «E’ un peccato – sostiene – Torre Annunziata è una bellissima città. Cerco di informarmi su tutto ciò che accade nell’intera provincia di Napoli, nei diversi Comuni. Da lì nascono i miei doveri. Il mio intento – prosegue - è di migliorare la vita dei cittadini campani, dare loro ciò che meritiamo. Spostarsi su mezzi di trasporto puntuali e sicuri, curarsi in strutture moderne e affidabili. Meritiamo tutti aria e acqua pulite e cibo sano. La realtà attuale che viviamo ci affligge, siamo come prigionieri di un sistema. Bisogna ridare sicurezza e protezione agli investimenti dei piccoli e grandi imprenditori, che devono investire nella nostra Regione per ridare finalmente un lavoro a tutti, evitando le attività illecite che tormentano il commercio onesto. Vogliamo parlare di malasanità? – continua-. La sanità va risanata ma non sulla pelle della gente. Esistono nella nostra regione bravi medici che meritano di lavorare in condizioni ottimali per garantire la salute al cittadino, che è un bene supremo». Tutte cose sacrosante. Purtroppo la gente ha poca fiducia nei politici. Si è creata una frattura enorme tra Istituzioni e cittadini, soprattutto all’indomani delle inchieste giudiziarie che hanno colpito in tutt’Italia politici appartenenti a tutti gli schieramenti politici. «Come biasimare i cittadini – continua Gambardella -. Tanti promettono, tanti deludono. Si è perso il senso della politica, il campano ha perso la speranza nella politica. Io conosco le difficoltà a cui il cittadino deve far fronte. Provengo da una famiglia umile, vivo a Napoli. Pago un affitto. Spese, tasse, figli. Forse si può pensare di me che la politica mi arricchisce. Ormai è luogo comune. Io riformista da sempre – conclude - credo ancora che la politica debba mettersi al servizio della gente, con onestà e impegno. Bisogna amare la propria terra e mettersi al servizio dei cittadini, ascoltare i deboli. E’ quello che ho sempre fatto e che continuerò a fare indipendentemente dal prossimo risultato elettorale». ENZA PERNA