A cura della Redazione
Con una cerimonia in piazza Pace, Boscoreale ha celebrato il 25 Aprile, 70° Anniversario della Liberazione d’Italia, un giorno che simboleggia la fine dalla seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista e del ventennio fascista. Alla presenza di autorità civili e militari, il sindaco Giuseppe Balzano, scortato dai vigili urbani in alta uniforme e al suono dell’inno d’Italia, ha posato una corona d’alloro al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Nel suo intervento il sindaco Giuseppe Balzano, ha esordito affermando che “La guerra di Liberazione è l’inizio di quello che noi siamo oggi. E’ l’origine della nostra Repubblica democratica fondata sul lavoro, sull’uguaglianza, sulla solidarietà, sul ripudio della guerra”. Ha, poi, invitato a “Studiare e amare la nostra Costituzione, come una guida costante per tutti, soprattutto per le giovani generazioni, affinché ne sappiano cogliere i valori cardine e possano, ricordando una frase del Pontefice Giovanni Paolo II “vivere il tempo che gli è stato dato da protagonisti”. Richiamando il valore storico di questa ricorrenza, il Sindaco ha affermato che “Ogni anno è giusto ricordare e celebrare l’Anniversario del 25 aprile. Un atto di fiducia nel futuro e di riconoscenza nei confronti dei padri fondatori della Repubblica italiana, che proprio il 25 aprile del 1945 hanno dato prova di grande determinazione e amore per la libertà”. Sempre rivolto ai giovani, il sindaco Balzano ha aggiunto “Questa è una data che ci deve rammentare l’importanza di diffondere la conoscenza del nostro recente passato, soprattutto nei confronti dei giovani. Nella convinzione che la memoria storica costituisca base della coscienza civica di un popolo e di ogni singolo cittadino, perché rappresenta la consapevolezza che le nostre condizioni di vita sono in realtà frutto di lunghe e dolorose conquiste ottenute con immensi sacrifici, anche di vite umane”. Concludendo, il Sindaco ha invitato a “stringersi sotto il tricolore per auspicare che la terra degli italiani, nella collaborazione di tutti, torni ad essere fonte di progresso civile e di serena convivenza, nella costante applicazione dei princìpi di democrazia consacrati nella Costituzione della Repubblica, che è una, unita, salda e libera da minacce involutive”.