A cura della Redazione
Mostra di fotgrafia al Liceo "de Chirico" di Torre Annunziata. Roberta DEmandi presenta "I cambi d´abito del Vesuvio", che sarà inaugurata venerdì 27 febbraio alle ore 10, e resterà visitabile fino al 7 marzo.
Diciannove scatti della giovane fotografa napoletana ci presentano diciannove diverse immagini del Vesuvio, realizzando un ossimoro logico inconciliabile con le strategie della pura didascalia, ma reso possibile dallinganno alchemico che la fotografia consente. Così diventa mutevole limmutabile per antonomasia, la Montagna, la ripida bolla di terra fusa che, dal passato più remoto delle ere geologiche, si erge verso il cielo. Che cambia, continuamente, come lumore e il senso della vita, estremo eppure necessario come il vertice di un cono reciso. Che muta, continuamente, nei colori, nel raggrumarsi dellaria, nella flebile concrezione delle nuvole, nellora che la luce destina. Che cambia, nei momenti di trattenuta divinità di chi ne avverte sempre la presenza, anche senza vederlo, il vulcano; ne sente limmanenza persino nellopaca densità della notte, quando a scrutarli, i contorni sono unimmagine restituita dalla memoria.
Il corpo nudo della Montagna è quello registrato da Napoli, la capitale alla quale spetta il privilegio di cogliere del Vulcano gli aspetti scenografici, quelli che ne fanno una quinta teatrale, un fondale di posa da fissare in una cartolina nota in tutto il mondo e quasi invariata nei secoli. Una visuale ben diversa di quella che incombe sui vesuviani, i cafoni, come pure, ancora, vengono definiti con un po di supponenza. I vesuviani, inconsapevoli sciamani, eredi di chi offriva, in un rituale agreste, rigoroso nella sua pagana intransigenza, al Gigante doni a scongiurare una terribile teofania, per quanto sempre attesa e rispettata. Ma anche a ringraziarlo per la fertilità della terra, per lenergia che alimenta le loro anime. Perché continui a dormire e a conservare nel sogno del suo sonno un eterno destino di vita. Prima che il risveglio lo renda terribile eppure incessante creatore nella cenere pronta a riaccogliere semi. Come pure è successo. Tante volte, nellimmagine apparentemente immutabile.