A cura della Redazione
“O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri, guidami nella tua verità ed ammaestrami; poiché tu sei l´Iddio della mia salvezza: io spero in te del continuo.” (Salmo 25 di Davide) E´ nell´invocazione che Davide rivolge a Dio, nella sua implorazione tesa a conoscere la strada per arrivare a giustizia e verità, che si addensano e prendono corpo le ragioni autentiche dello scautismo. La strada é il sentiero che conduce a verità e giustizia, è la vita stessa. Il cammino che essa presuppone per essere percorsa è il senso che ciascuno dà alla propria vita. Ne discende che uomini e donne che hanno vissuto autenticamente l´esperienza dello scautismo respirandone ideali e valori non possono più abbandonare quel cammino. La cifra particolare dell´ essere scout sta infatti nel non riconoscere cittadinanza alla preposizione latina "EX". Uno scout non è mai ex, perché se si è stati scout, lo si rimane per sempre, si resta esploratori, guide o rover in servizio permanente effettivo. Questo perché lo scautismo è soprattutto un modo d´essere, una condizione dello spirito, un abito civile e morale che non si smette mai di indossare. E´ con questa piena consapevolezza di appartenenza perenne che nella serata di Sabato venti dicembre, gli scout torresi dai capelli bianchi, capeggiati dall´instancabile Alfonso Scognamiglio, hanno rinnovato la loro promessa di fedeltà ai valori del movimento. Si è trattato di una cerimonia intensamente spirituale, tenutasi nella Parrocchia di S. Teresa di Gesù, all´interno della messa celebrata per l´occasione dal francescano padre Giorgio Ascione, per lunghi anni assistente spirituale del gruppo torrese. Sulle note del “Canto della promessa”, che ha intrappolato i cuori in una ridda di ricordi facendoli sussultare più volte, è stato riconfermato l´impegno a fare della propria vita centro di irradiazione di carità e amore. L´incontro conviviale che ha fatto seguito alla cerimonia, è stato attraversato da uno spirito, ad un tempo di nostalgica commemorazione e di convinta volontà a tradurre l´adesione ai valori dello scautismo in militanza cristiana. Per un verso quindi il ricordo è andato a coloro che non ci sono più e che tanta parte hanno avuto nell´affermazione del movimento nella nostra città, su tutti Padre Prospero Vecchione e Francesco Matrone. Per un altro si è riflettuto sulle stringenti urgenze di questi nostri tempi che rendono ineludibile l´impegno personale e diretto di chiunque si professi cristiano. In questa ottica di stimolante esempio sono state le parole di Ciro Cirillo, scout torrese, attualmente responsabile per il Piemonte del M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani). A lui e a sua moglie Anna si devono una serie di progetti tesi a sostenere una piccola comunità di uno sperduto villaggio del Togo, dal nome di esotica sonorità, Tohouèdèouè. La loro forza di volontà, sorretta dall´incommensurabile amore per un figlio che non c´è più ma il cui sguardo si accende ogni giorno in quello di tanti bambini togolesi, ha dato vita a “Tengo al Togo”, iniziativa grazie alla quale si tiene in attività un piccolo presidio sanitario con ambulatorio, sala parto, laboratorio analisi ed una farmacia. Ma si portano a termine anche altre iniziative come la fornitura di banchi per la scuola locale, piuttosto che la installazione di pannelli solari per alimentare una serie di computer e via dicendo. Una bella testimonianza che ha inorgoglito i presenti e stimolato una seria riflessione sui prossimi impegni che il nascente M.A.S.C.I. torrese vorrà assumere. BIAGIO SOFFITTO “TENGO AL TOGO” Per info e contributi Ciro Cirillo Tel. 0122 48386 – 3473740849 mail: ci.fran@libero.it