A cura della Redazione
Si è tenuta ieri sera, presso la sala giunta della Casa Municipale, la conferenza, curata dalle psicologhe Linda Buffone ed Enza Cascone, sul tema Giovani e precarietà: vincoli e possibilità nel nostro territorio. La voce dei Giovani e delle Istituzioni, in occasione della quinta edizione della Settimana per Il Benessere Psicologico in Campania, e nellambito dell´iniziativa Città Amiche del Benessere Psicologico, alla quale, per il terzo anno, ha aderito il Comune di Boscoreale.
Al centro del dibattito il Benessere che si crea e si sviluppa insieme ai cittadini e alle istituzioni. Abbiamo scelto di parlare di giovani e la precarietà - hanno spiegato le psicologhe Linda Buffone ed Enza Cascone, organizzatrici dellevento - perché lo psicologo non si occupa solo dei processi di cura, ma osserva e studia le dinamiche che avvengono nellambiente che ci circonda e quindi le relazioni tra individui e contesti di appartenenza, per allestire possibili interventi. In tutta Italia e nel nostro territorio, in particolare, un fenomeno molto presente e diffuso è quello della precarietà, che riguarda giovani e non solo.
Nel corso della conferenza, alla quale sono intervenuti Monica Terlizzi, segretario dellOrdine degli Psicologi, il sindaco Giuseppe Balzano, gli assessori Maria Grazia Pisacane e Paolo Persico, Lucia Oliva in rappresentanza dell I. S. Ernesto Cesaro Vesevus, e Porfidio Monda dellAmbito Sociale, sono stati illustrati i risultati di due focus group condotti con due campioni di giovani adulti appartenenti allIstituto Superiore Cesaro Vesevus e allAzione Cattolica della Parrocchia Immacolata Concezione.
Poiché ci sembrava sterile parlare di un tema che riguarda tutti in prima persona solo a livello teorico afferma Linda Buffone-, abbiamo preferito ascoltare due campioni di giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 35 anni appartenenti a due istituzioni diverse: lIstituto superiore Cesaro Vesevus, e lAzione Cattolica della Parrocchia Immacolata Concezione, per creare un momento di confronto con le Istituzioni del territorio.
I due focus hanno fatto emergere i vissuti legati alla precarietà, le aspettative rispetto al futuro, e la percezione dei vincoli e delle possibilità legate alla precarietà e al territorio in cui viviamo. Rispetto al concetto di precarietà, ciò che emerge dai due campioni è: Situazione non stabile, fase di transizione tra voler fare qualcosa e poterlo fare, situazione di mancanza, voler fare ma non poterlo fare per cose che non dipendono da te. Elemento interessante emerso è La precarietà a 360°, perché influisce anche sul nostro stato interiore, sulla nostra vita emotiva e affettiva. Questo stato di precarietà induce a non avere speranze verso il futuro, contribuendo allo sviluppo di unimmagine svalutante di sé e una bassa autostima.
Aspetto indicativo rilevato circa le aspettative sul futuro, è che non si ha una collocazione spazio-temporale nel futuro, cioè non si riesce a immaginarsi. Perché succede questo? Il futuro essendo meno prevedibile e quantificabile porta a dare maggiore importanza a eventi collocabili in un arco di tempo ristretto. (Molti ragazzi pensano che la soluzione sia andare via dal proprio paese).
Si è sviluppata una riflessione anche sul rapporto tra giovani e luoghi in cui viviamo. Alla domanda: in quali condizioni vi sentite più precari a Boscoreale? Unalta percentuale ha risposto: Nel rapporto con le istituzioni e nei servizi per i cittadini.
Alla domanda: Cosa pensano di poter fare nel loro piccolo?. Una parte ritiene che le soluzioni debbano venire solo dalle Istituzioni, deresponsabilizzandosi. Unaltra parte crede che attraverso un lavoro di co-partecipazione tra cittadini e Istituzioni si possa giungere a delle soluzioni.
Tutti i presenti attraverso il loro contributo e le proprie competenze hanno contribuito a un dibattito e a un confronto proficuo dando spazio a diversi spunti di riflessione su come pensare e concretizzare possibili sviluppi e cambiamenti della condizione di precarietà.
Lincontro si è concluso con la consegna al sindaco di una targa che definisce Boscoreale Città amica del benessere psicologico, da installare in uno dei punti dingresso del paese.
ANTONIO D´ERRICO