A cura della Redazione
Una festa nel ricordo di Giancarlo Siani. Questa mattina è stata inaugurata la tendostruttura del Liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata. Si chiamerà "PalaOplonti Giancarlo Siani", ed è dedicata al giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra esattamente ventinove anni fa, il 23 settembre 1985. Non a caso, il dirigente scolastico Benito Capossela ha voluto che la manifestazione si svolgesse in questo giorno così speciale per la città oplontina. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Giosuè Starita e di Don Tonino Palmese, referente campano dell´associazione Libera contro le Mafie. Ed è stato proprio quest´ultimo, insieme a Don Ciro Cozzolino, parroco della chiesa della SS. Trinità, a benedire il nuovo palazzetto dello sport. «Torre Annunziata oggi - ha detto Don Tonino - è sospesa tra la memoria ed il desiderio di cambiamento. Ci sono vivi che puzzano di morte (riferendosi ai camorristi e ai mafiosi, ndr), ma anche morti che profumano di vita. Come Giancarlo Siani che, con il suo sacrificio, ha voluto profumare questa terra dei suoi odori tipici, come quello del mare e della brava gente che la popola. Oggi ricordiamo il giovane giornalista che fu esempio di giustizia e verità». A parlare, poi, l´assessore provinciale all´Edilizia scolastica, Maurizio Moschetti: «Non è stato facile completare i lavori di riqualificazione della tendostruttura - ha spiegato -, soprattutto in seguito alla decurtazione dei fondi governativi alle Province. Però, ce l´abbiamo fatta a raggiungere un risultato importante. Il merito è tutto del dirigente scolastico Capossela che ha voluto fortemente che tale progetto fosse portato in porto». L´occasione è stata propizia anche per presentare ufficialmente l´avvio del nuovo indirizzo di studi che sarà applicato nell´Istituto di via Tagliamonte: quello sportivo. A presentarlo c´erano i rappresentanti dei Comitati regionali delle sei discipline sportive che ne faranno parte. «Il Liceo è la prima scuola della provincia di Napoli ad averlo adottato», ha spiegato Moschetti. Per il sindaco Starita, «oggi è stata una bella giornata per l´intera collettività torrese. La dimostrazione che lavorando insieme e in sinergia, senza contrasti e steccati ideologici e politici, si raggiungono risultati importanti. Il valore simbolico dell´evento per una città come la nostra è enorme. Oggi diamo il via ad una serie di manifestazioni in memoria di Giancarlo Siani che si protrarranno fino al prossimo anno, quando ricorderemo il trentennale del suo assassinio». Entusiasta il dirigente scolastico Capossela. «Il merito di ciò che abbiamo realizzato è del territorio - ha detto -. La tendostruttura non è a disposizione solo del Liceo ma tutti i cittadini e delle associazioni sportive che, finalmente, potranno disputare le loro competizioni in un impianto funzionale». Prende la parola, infine, Antonio Cavallaro, coordinatore del Forum dei Giovani di Torre Annunziata ed ex allievo del Liceo. «Per anni siamo stati costretti ad assistere al degrado della tendostruttura - dice parlando a nome degli studenti -. Abbiamo lottato affinché fosse riqualificata. Oggi posso dire che è stata fatta la scelta giusta. Sarà anche una piccola cosa, ma per noi giovani è un segnale straordinario che ci fa essere protagonisti non solo del futuro ma soprattutto del presente». Sugli spalti riammodernati, si affollano i tanti bambini giunti in rappresentanza delle scuole cittadine. Sul parquet, sfilano gli atleti delle società sportive oplontine che utilizzeranno la tendostruttura per i loro campionati. Tra di loro, la campionessa mondiale e vicecampionessa olimpionica di boxe, Irma Testa. Basket, pallavolo, pugilato, taekwondo, calcio a 5 e atletica leggera: sono le sei discipline che troveranno spazio all´interno dell´impianto e nel nuovo indirizzo di studi del Liceo Scientifico. Torre Annunziata riparte da qui. Da un luogo una volta abbandonato e degradato. Come la Fenice è risorto, lanciando un messaggio di speranza per una città che attende ansiosa il suo riscatto: sociale, civile, economico e sportivo. Grazie all´impegno e alla testardaggine del preside Capossela, dei suoi studenti, degli insegnanti e di tutto il personale dell´Istituto, si è avverato un sogno. La realtà, adesso, fa meno paura. Nel nome di Giancarlo Siani. DOMENICO GAGLIARDI