A cura della Redazione
L’Enel interrompe l´erogazione di energia elettrica agli impianti pubblici abusivi, siti principalmente nei sentieri delle contrade di periferia. La delinquenza ringrazia perché così è più facile delinquere. Aumentano, perciò, le denunce di episodi di microcriminalità come scippi, aggressioni e specialmente lo spaccio di fumo e sostanze stupefacenti. Insieme ad esse fioriscono le proteste spontanee di comitati di cittadini che chiedono all’Amministrazione comunale di Pompei di andare incontro all’esigenza della gente che ha fatto male a fidarsi di politici che avevano offerto, nel voto di scambio, l’energia elettrica come se fosse cosa loro. Ora che è intervenuta l’Enel a ripristinare la legalità degli impianti, hanno incassato il danno e la beffa. Ecco perché nella tarda serata fioriscono, nella periferia di Pompei, i punti di spaccio improvvisati, specie nei luoghi dove manca l’illuminazione elettrica, come il sottopasso del ponte dell’autostrada, sito in via Monetine. Gli agricoltori locali si lamentano perché i figli, la notte, non lo possono attraversare. Li devono trattenere a casa (specie le ragazze) al fine di evitar loro brutti incontri nelle ore notturne, ora che la lampada che prima illuminava la strada non si accende più. L’Enel giustamente, su segnalazione anonima, ha distaccato l’erogazione di corrente elettrica non coperta da regolare contratto d erogazione, sottoscritto con l’Ente pubblico comunale. A questo si oppone il dato, purtroppo evidente per i cittadini di Pompei, residenti in periferia, di ricever un trattamento di serie B dal momento che pagano la Tasi (nuova tassa comunale motivata proprio dal costo dell’erogazione di energia elettrica degli impianti d’illuminazione pubblica e dalla manutenzione delle strade) nella stessa misura degli altri residenti di Pompei. Non si vede perché la rete d’illuminazione pubblica non copre con la stessa efficienza tutta la città ma solo le strade del centro, mentre ci sono numerose zone d’ombra nelle contrade e viottoli di campagna dell’area a Nord come a Sud di Piazza Bartolo Longo. Il fatto è che fino ad oggi molti cittadini di Pompei hanno chiesto come favore un trattamento che è di loro diritto, sancito non solo dalla Costituzione ma anche dalle leggi locali che prevedono la partecipazione alle tasse comunali per tutti proprio perché i servizi pubblici (come l’illuminazione) devono essere erogati indiscriminatamente a tutti. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2