A cura della Redazione
Presto le bandiere degli stati europei torneranno a sventolare in Piazza Bartolo Longo. Saranno nuove di zecca, issate in cima ai pennoni bianchi. Sventoleranno come prima, anzi meglio di prima, nell’intenzione della nuova amministrazione comunale, davanti alla facciata maestosa della Casa Municipale. La notizia l’ha fornita Pietro Orsineri, l’uomo nuovo di giunta, entrato in sostituzione di Marmo ma con incarichi culturali e di comunicazione. Le sue iniziative sono in piena sintonia con le vedute di Uliano e compagni. Orsineri, militare di carriera che si è distinto all’estero, è, per formazione sua professionale attaccato al simbolo dell’unità nazionale valorizzato in un contesto comunitario. Ha cercato nello specifico di fare le cose per bene muovendosi con moderazione in una politica di cambiamento. “L’amministrazione comunale del sindaco Uliano non ha intenzione di annullare l’arredo urbano ereditato dalla gestione precedente – ha precisato l’assessore al cerimoniale - Ha però intenzione di rivedere le iniziative preesistenti in un’ottica di spending review”. Ha spiegato. In altre parole sarà bene verificare, per il futuro, ogni diceria riguardo l’amministrazione comunale dall’evidenza dei fatti concreti: le nuove bandiere saranno issate come prima sul versante municipale della piazza principale di Pompei (di fronte è la facciata del Santuario monumentale). Sventoleranno nell’ordine previsto dal protocollo comunitario. Soprattutto (ecco la novità) saranno per i contribuenti a costo zero in quanto regalate alla città di Pompei da uno sponsor che sarà pubblico con la ratifica (imminente) di un’apposita delibera. Bandiere nuove, a Pompei, dunque. Saranno contenti i pompeiani attaccati alla tradizione che le rivolevano in piazza. Sventoleranno secondo ordine e regola di protocollo militare internazionale sorvegliato dal nuovo assessore che è sicuramente persona competente in materia. Corre voce nel Palazzo che nell’ultima edizione il drappo germanico fosse stato issato per errore alla rovescia. I simboli nazionali sono una cosa seria. Meglio fare attenzione in questa materia. MARIO CARDONE