A cura della Redazione
Gli allagamenti agli ingressi degli scavi di Pompei sono, purtroppo, un problema antico quasi quanto il monumento della città romana che compete alla Pompei moderna il primato della minore resistenza agli assalti degli agenti atmosferici come pioggia e vento. Potrebbe essere il caso di includere nelle guide turistiche il consiglio, per chi ha intenzione di visitare gli scavi nelle stagioni di mezzo, di mettere nello zainetto un paio stivali da pioggia contro gli allagamenti autunnali del percorso stradale (anche per non scivolare). Può tornare utile in giornate come quella che è capitata a quelle sfortunate ma ammirevole comitive di turisti che dopo attraversamenti duri e pericolosi hanno ancora il desiderio di pagare un ticket per entrare negli scavi di Pompei. Sono regolarmente forniti di stivali da pioggia commercianti, guide turistiche e tutto il microcosmo che vive intorno al parco archeologico di Pompei. Può capitare (come oggi, lunedì 1 settembre) di essere costretti al guado di grosse pozzanghere per raggiungere la coda alla biglietteria. Ieri dopo il violento nubifragio che ha allagato Portamarina (inferiore e superiore) il pericolo superiore alla norma perché l’asfalto è risultato ricoperto da una melma scivolosa e continua formata dalla pioggia abbondante e gli aghi ingialliti caduti dai pini circostanti. Ma il problema non doveva essere stato risolto in precedenza dal commissario prefettizio Aldo Aldi? Aveva annunciato i lavori pubblici di aggancio della fognatura di Portamarina al collettore principale. Per consentire questi lavori il traffico era stato interrotto per diversi giorni. Invece, come attesta il dirigente dell’ufficio tecnico, Michele Fiorenza, non è stato fatto il resto di niente riguardo ai fiumi d’acqua piovana che scendeva (e continua a scendere) da Villa dei Misteri. “Non si può credere più neanche ai commissari prefettizi”. Ha sentenziato un anziano operatore turistico. Non aveva tutti i torti. Il problema è quello di prima. Anzi, a vedere l’allagamento di ieri, si è ulteriormente aggravato. Non è una novità. Il problema si va ad aggiungere ai tanti altri, preesistenti riguardo alla manutenzione stradale, che, per venire all’attualità, sono stati presi recentemente in carico dal consigliere comunale (delegato dal sindaco Uliano) Raffaele De Gennaro. “Mi devo innanzitutto informare per capire la natura del problema”. Ha detto il consigliere di maggioranza. E’ quello che abbiamo cercato di fare anche noi ma ci siamo da tempo resi conto che i misteri di Pompei includono anche le cause dei problemi. MARIO CARDONE