A cura della Redazione
Amministratori, rappresentati sindacali e membri della società civile di Torre Annunziata si sono adunati ieri sera nell´androne di Palazzo Criscuolo per aderire all´invito del sindaco Giosuè Starita di dar luogo ad un flash mob contro il vile gesto di uno sconosciuto di dar fuoco al portone di ingresso del Comune. La partecipazione non è stata massiccia, ma va anche detto che pochi erano a conoscenza dell´iniziativa, diffusa solo a tarda mattinata di ieri attraverso i siti di alcuni giornali locali. Tra i presenti anche l´ex deputato e magistrato Michele Del Gaudio, che proprio in questi giorni ha presentato in Procura un esposto per far luce sulle modalità di realizzazione della piazzetta di San Luigi. Dopo il gesto simbolico del sindaco di pitturare il portone di ingresso di Palazzo Criscuolo, annerito dal fumo, è stato egli stesso a prendere la parola. «Questa non è una serata da discorsi, riflessioni politiche o di protesta – inizia Starita -, ma un momento di aggregazione di persone che hanno portato la loro solidarietà alle Istituzioni. Il Comune non è solo un luogo fisico, ma rappresenta una comunità. Offendere questo luogo vuol dire offendere l’intera comunità che ha radici e tradizioni comuni, al di là di barriere politiche ed economico-sociali. Il fatto simbolico di pitturare il portone ha un proprio significato: noi ricostruiamo dove altri distruggono e non arretriamo di un passo nei confronti di chi fa della violenza il suo modo di agire. Siamo contro ad ogni tipo di violenza dovunque essa si annidi. Il mio vuole essere, quindi, un sentimento di vicinanza alla città che ha sempre avuto la capacità di reagire in maniera forte e vivace per riaffermare i principi della democrazia».