A cura della Redazione
Il comune di Pompei ha incassato recentemente un finanziamento di 300 mila euro. Si tratta di fondi provenienti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, vincolati al recupero a scopo sociale di beni immobili sequestrati alla camorra. Il progetto che si è aggiudicato il finanziamento riguarda la riqualificazione di un fondo agricolo attiguo e di pertinenza della palazzina di proprietà di Ferdinando Cesarano, ras del clan che ha taglieggiato per anni il mercato dei fiori di Pompei. Il terreno in questione, ormai abbandonato di fatto da anni, era diventato una vera e propria discarica a cielo aperto con presenza preoccupante di pneumatici ed altre sostanze inquinanti. Ora il Comune, con i soldi rivenienti dal finanziamento, intenderebbe realizzare una tendostruttura con lo scopo di adibire ed attrezzare lo spazio per lo svolgimento di attività sportive per le giovani leve del rione di Pontenuovo e dell’intera città di Pompei. Un modo di sottrarle alla strada ed alle cattive influenze. Nella periferia occidentale di Pompei permangono pericoli collegati alla presenza di affiliati di terz’ordine di un clan che è stato sgominato con l’arresto dei capi. Altro utilizzo complementare dello spazio dovrebbe riguardare la creazione di un’isola ecologica al fine di migliorare la raccolta differenziata e portarla verso il traguardo del 50 per cento, che al momento sembra un sogno difficilmente realizzabile se, a quanto pare, per evitare la multa la percentuale deve essere mantenuta nella media annuale. Francamente, la presenza di un’isola ecologica in prossimità di una palestra non sembra il massimo come prospettiva per la salute dei giovani del quartiere. Bisogna però vedere i progetti, sondare il modo in cui l’amministrazione comunale intende realizzare le due strutture e quali cautele intende adottare per salvaguardare la salute dei ragazzi che frequenteranno la tendostruttura. MARIO CARDONE