A cura della Redazione
Ora c’è anche la data: domenica 6 e lunedì 7 maggio, due giorni per scegliere chi dovrà amministrare Torre Annunziata. Resta poco più di un mese per conoscere i partecipanti alla corsa, per ufficializzare candidature annunciate, ma (alcune) ancora da confermare. Siamo più interessati alle squadre che andranno formate prima di andare al voto. Vanno bene i candidati sindaci, però occorre sapere con chi avranno intenzione di lavorare: la responsabilità politica è del primo cittadino, l’efficienza, la fantasia e soprattutto la realizzabilità delle idee la garantiscono la formazione di assessori che verrà schierata sul campo. Io mi permetto di insistere sul principio del doppio binario: da un lato occorre chi garantisca l’amministrazione corrente, il perfetto funzionamento della macchina comunale, le risposte concrete e rapide alle istanze dei cittadini, anche alle più pratiche; dall’altra occorre una forza progettuale di qualità, belle teste pensanti abituate a volare alto, a concepire disegni che possano essere molto ambiziosi. L’importante è crederci, le grandi idee sono quelle che muovono il mondo. Entrambe le componenti sono fondamentali per l’esecuzione di un programma politico che non sia di stanca sopravvivenza. Eccolo, l’altro punto: il programma. Finora siamo alle alleanze, frutto di faticosissimi compromessi. Occorre andare oltre, avviare una gara che possa alla fine premiare insieme l’originalità e la concretezza. Assisteremo a una gara senza esclusione di colpi, nessuno si aspetti tocchi di fioretto, l’arma sarà la sciabola; le avvisaglie - in questi lunghi mesi che stanno precedendo l’inizio ufficiale della vera campagna elettorale - sono state chiarissime. Ma il tempo delle chiacchiere sta per finire, la competizione dovrà concentrarsi sulle scelte da proporre. Un consiglio: diffidate da chi riproporrà progetti che sono già falliti in passato, chiedete invece risposte a domande elementari: che cosa pensate si possa fare per sviluppare iniziative che portino lavoro? Riuscirete a valorizzare la ricchezza di Oplonti? Dove verranno smaltiti i nostri rifiuti? Quando tornerà balenabile il mare? Fidatevi solo di chi riuscirà a soddisfare la vostra legittima curiosità. Non disertate gli incontri, incalzate chi si presenta per chiedere il vostro voto. Insomma, diventiamo noi i protagonisti della corsa elettorale. In palio non c’è la scomoda poltrona di sindaco, ma il nostro futuro. Non svendiamolo con una scelta sbagliata. MASSIMO CORCIONE