A cura della Redazione
Diciamo la verità: le immagini dell’ultimo consiglio comunale non sono state uno spettacolo molto edificante. Non tanto perché sia stato violato la sacralità del luogo, che pure dovrebbe essere la prima casa della democrazia, quanto per aver pubblicamente denunciato quello che tanti sospettavano: una maggioranza così divisa non può produrre molto, al di là delle liti e delle risse, dialettiche e non. Dall’abisso bisogna venire fuori, l’hanno capito in molti, a cominciare da Francesco Porcelli, il segretario cittadino del Partito Democratico, soprattutto il dirigente che deve riportare unità in uno schieramento disgregato. Il tutti contro tutti non porta da nessuna parte, neppure se si dovesse arrivare alle condizioni estreme, con le dimissioni dell’intera Giunta Starita. Per l’ennesima volta ripeto un concetto antico: qui non è questione di maggioranza e minoranza, avremmo bisogno di un comitato di salute pubblica più che di un’Amministrazione Comunale. Avete letto le ultime sulla manovra anti-crisi? La finanza locale non ha avuto sconti, anzi ha subito forti mazzate, ancora una volta. Insomma salviamo l’Italia, penalizziamo gli italiani, soprattutto quelli che più avrebbero bisogno di un aiuto dallo Stato centrale. Come noi che da sempre siamo in attesa di veder migliorata la nostra qualità di vita. Invece restiamo sempre più soli, stretti nelle nostre miserie. Non è questa una terra di imprenditori, la crisi non stimola nuove sfide, tutt’al più deprime, limitando ulteriormente la capacità di spesa dei cittadini a reddito fisso e impedendo di fatto l’accesso al lavoro alle nuove generazioni. E’ il momento di presidiare, non di litigare: occorre controllare che almeno ciò che era stato promesso, venga mantenuto. Esistono progetti già finanziati, quelli dovrebbero essere fondi intoccabili, la minaccia grava ora sui disegni in via di definizione. E lì aspettiamoci pure delle sorprese. Se questo è il quadro generale, per che cosa si litiga qui a Torre? Provate a dare una risposta soddisfacente, non la troverete. Le ragioni politiche saranno pure validissime, ma l’emergenza dovrebbe far premio sull’ideologia, ammesso che ancora ci sia una contrapposizione ideologica tanto radicale. Somiglia tutto a un magma indefinito, pronto a prendere mille forme. Gli spigoli sono tutti nei caratteri dei consiglieri. Quelli sì, andrebbero smussati, e non solo per evitare pericolose repliche in assemblea. MASSIMO CORCIONE