A cura della Redazione
Il moto perpetuo circolare torrese La battuta è un po’ datata, ma rende benissimo l’idea: Torre sembra un vecchio giradischi che suona sempre lo stesso 45 giri. L’immagine la regalò un vigile urbano che, almeno quel giorno, sembrò esasperato da un traffico ingovernabile. Il riferimento al moto perpetuo circolare fotografa perfettamente il flusso continuo dei motorini che compiono sempre lo stesso percorso: via Gino Alfani-Corso-via Fusco-via Gino Alfani con una cadenza tanto puntuale che potresti regolare gli orologi. Facile, troppo facile avventurarsi in analisi sociologiche semplicistiche: quella marcia continua è l’effetto di una mancanza di alternative, di una città che offre poco o niente, segno di una gioventù bruciata. Era così anche dieci, venti, quaranta anni fa: evocare un passato diverso spesso è solo un esercizio retorico di nostalgia. C’erano i motorini anche allora, e il giro - più o meno - era lo stesso. E’ cambiato il numero, la concentrazione di mezzi a due ruote ha raggiunto percentuali che non trovano riscontro in altre aree del Paese, e il bisogno che vengano osservate le regole è diventato ora indifferibile. Eccoci tornati al punto cruciale della convivenza: il rispetto delle norme, l’esigenza che ci sia una legge da imporre per evitare l’anarchia anche nella circolazione stradale. Sarebbe un ideale punto di partenza per ricostruire un poco di normalità. Sì, perché non è normale ciò che accade a Torre Annunziata: marciapiedi invasi, strade trasformate in percorsi di slalom rischiosissimi, manifestazioni di intolleranza che rendono la vita quotidiana sempre meno tranquilla. Come se non bastasse, sopportiamo anche le incursioni automobilistiche dei disperati clienti diretti al vergognoso supermarket della droga. Macchine che sfrecciano lungo la strada principale, a velocità insostenibili, rappresentano un pericolo che va esorcizzato. Come? La bonifica della città, con l’eliminazione di quel turpe commercio a cielo aperto, è il punto cui tendere, ma sembra ancora un miraggio, in attesa di quei rinforzi per l’ordine pubblico che sono stati più volte promessi. Ma qualche misura eccezionale per tamponare l’emergenza va assolutamente adottata. Non penso a un ponte levatoio, ma a qualche posto di blocco che incuta un po’ di timore. Se proprio Torre deve essere un giradischi, che almeno non suoni solo canzoni stonate. MASSIMO CORCIONE DIRETTORE SKY SPORT