Domenica all'insegna della cultura a Torre Annunziata. Grazie all'iniziativa Mibact che prevede gli ingressi gratuiti nei siti archeologici e nei musei statali, oltre 1.500 persone hanno visitato gli Scavi di Oplonti.

Sono 600, invece, gli ingressi registrati il 3 aprile (anche in quetso caso erano gratuiti) alla Mostra sui reperti delle due Ville romane e degli Ori a Palazzo Criscuolo. In tanti sono stati "dirottati" nella storica sede municipale dopo aver ammirato la Villa di Poppea.

Un risultato straordinario, se si pensa che in media, dall'11 marzo, giorno di apertura della Mostra, al 28 marzo scorso, Pasquetta, i visitatori erano stati 4.034, poco più di 224 al giorno.

Il sito di via Sepolcri è stato letteralmente preso d'assalto dai turisti, molti dei quali stranieri. Un successo "inatteso" che ha preso alla sprovvista la rete del servizio d'ordine e di sicurezza cittadino, con la presenza di poche unità di vigili urbani presenti sul posto.

E' questa, senza dubbio, una pecca che l'Amministrazione comunale dovrà provvedere a correggere, soprattutto con l'approssimarsi della stagione estiva, dove si registra il maggior afflusso di turisti.

Un'altra lacuna è rappresentata dalla mancanza di indicazioni per la Mostra. Coloro che attraversano corso Garibaldi, giunti all'altezza di corso Vittorio Emanuele, non sanno dove andare per recarsi al Comune. Basterebbe apporre una segnaletica adeguata per direzionare il flusso di persone che dagli Scavi si dirigono a Palazzo Criscuolo.

In ultima analisi, occorre sottolineare come l'accrescersi del numero di visitatori stia favorendo anche l'indotto. Domenica i bar ed i ristoranti dell'area nei pressi degli Scavi sono stati presi letteralmente d'assalto. Tutto esaurito al ristorante L'Incrocio, con tanti turisti stranieri che hanno pranzato nel locale di via Veneto. E molte sono le prenotazioni per i giorni a venire.

Insomma, lo diciamo da sempre: la cultura è economia, il turismo genera ricchezza. Torre Annunziata deve saper "sfruttare" al meglio le sue potenzialità storico-artistiche e paesaggistiche.