La mostra "Oplontis: il fascino e la bellezza" a Palazzo Criscuolo rimandata a novembre. La notizia giunge a pochi giorni dall'inaugurazione dello straordinario evento caratterizzato dall'esposizione di sculture ed oggetti rinvenuti presso il sito archeologico di Oplonti, tra cui anche reperti mai visti prima d'ora e rimasti stipati per anni nei magazzini della Soprintendenza archeologica vesuviana

Inizialmente programmata per il 2 ottobre, l'apertura della mostra era poi slittata al 19 ottobre, facendola coincidere con l'inizio dei festeggiamenti per la festa dedicata alla Madonna della Neve (il 22 ottobre). La sede del Comune avrebbe dovuto trasformarsi in un museo temporaneo per due mesi, fino a dicembre.

Invece, la burocrazia ancora una volta ci ha "messo lo zampino", facendo slittare la data di inizio al 30 novembre prossimo.

La Regione Campania aveva finanziato la mostra con poco più di 200 mila euro, utili ad allestire gli spazi all'interno di Palazzo Criscuolo. Lo stesso Ente ha poi richiesto ulteriori documenti, in particolare progetti esecutivi e la descrizione dettagliata di tutte le attività previste con la specificazione delle quantità e dei costi. A questo punto, il Comune ha dovuto per forza di cose adempiere alle prescrizioni imposte, portando la giunta ad approvare una nuova delibera (del 29 settembre) tesa ad ottemperare a quanto manifestato dalla Regione.

«Organizzare una mostra di tale importanza non è semplice - ha spiegato l'assessore alla Cultura Antonio Irlando, il promotore dell'iniziativa -. Anche altre città che, come la nostra, si sono viste assegnare i fondi per progetti di promozione dei beni e dei siti culturali della Campania, hanno dovuto adeguarsi. Nonostante i finanziamenti a nostra disposizione non fossero così ingenti, appena 200 mila euro, non è stato possibile usufruirne sin da subito e consentire quindi l'inaugurazione nei tempi stabiliti precedentemente. Purtroppo, scontiamo il fatto che il Comune non ha risorse economiche in cassa, tali da poter promuovere in autonomia eventi così importanti. La mostra, comunque, si farà e sarà un grande appuntamento per la nostra città. Una iniziativa unica che farà conoscere Torre Annunziata in tutta Italia e all'estero. La cultura sarà il nostro motore di sviluppo».

La mostra, dunque, sarà inaugurata il 30 novembre e si concluderà il 31 gennaio 2016. «Stiamo lavorando - prosegue Iralndo - per poterla prorogare ulteriormente, soprattutto in ragione del riscontro del pubblico che siamo sicuri sarà positivo».

LA MOSTRA ED I REPERTI ESPOSTI

L'esposizione, che occuperà l'area del Comune che affaccia sul mare, destinata poi a trasformarsi in un museo permanente, sarà caratterizzata dalla presenza di reperti come gli Ori rinvenuti nella Villa B, quella di Lucius Crassius Terzius, oltre al corredo marmoreo che circondava i giardini e la piscina della più famosa Villa A, conosciuta come Villa di Poppea Sabina, centauresse, busti marmorei, in gergo si chiamano “erme”, e crateri, ovvero grossi vasi con raffigurazioni in bassorilievo, la Nike, la Venere in bikini, lucerne, anfore e miniature. Tra le sculture in marmo, il pezzo più pregiato è senza dubbio il Fanciullo con l'’Oca, che è stato esposto in anteprima nella Villa di Poppea in occasione delle Giornate europee del Patrimonio celebrate nel 2014.

Ci saranno, poi, tutta una serie di attività che faranno da "cornice" all'evento: percorsi eno-gastronomici, seminari, incontri con le scuole.