La famiglia Voiello, che ha fondato lo storico pastificio nel 1879 a Torre Annunziata, è veramente di origine svizzera?

Se ci colleghiamo alla homepage del sito internet dell’azienda, troviamo la seguente notizia: “Tra i tecnici giunti per seguire i lavori della ferrovia Napoli-Portici (1839) c’è lo svizzero August Vanvittel, che sposa Rosetta Inzerillo, figlia di un pastaio di Torre Annunziata. Con l’annessione di Napoli al Piemonte, viene fondato il Regno d’Italia. Da qui in poi, nei documenti ufficiali, la famiglia Vanvittel compare con il cognome Vojello, che ben presto prenderà la forma attuale. Teodoro Voiello, figlio di August, trova un terreno ideale in Contrada Maresca, a nord della città. Qui il figlio Giovanni darà vita nel 1879 all’Antico Pastificio Giovanni Voiello”.

Anche il mio compianto amico Antonio Giordano, storico dell’Arte Bianca oplontina, avalla questa tesi in un suo articolo pubblicato proprio su TorreSette, dal titolo «Lo svizzero di Torre Annunziata». E lo inizia così: “August Vanvittel era un ragazzone biondo con gli occhi celesti, figlio di Theodor, nativo di Thun, sceso a Napoli nel 1839... quando per la prima volta mise piede a Torre Annunziata... conobbe e sposò Rosetta Inzerillo... Il primogenito Teodoro, insieme con il figlio Giovanni, comprerà un vasto terreno in Contrada Maresca... e lì sorgerà il futuro Antico Pastificio Giovanni Voiello nel 1879”.

Come si vede, le due versioni coincidono. Ma, storicamente ed anagraficamente, è realmente questa la verità? Il primo a mettere in dubbio l’albero genealogico della famiglia Voiello è stato Antonio Papa, un nostro concittadino emigrato venticinque anni fa a Pieve Emanuele, appassionato studioso di avvenimenti e personaggi di Torre Annunziata. Tanto da aver creato un blog dal titolo “Torresi Memorie”. L’11 maggio 2012 vi pubblica una sua ricerca: “Clamorose verità sulla famiglia più famosa di Torre Annunziata”, facendo riferimento ai Voiello. Ed inizia riportando l’atto di matrimonio del 1896 tra Giovanni Voiello e Concetta Manzo. Qui risulta che Giovanni è figlio di Teodoro e Rosa Carotenuto. La ricerca continua con la pubblicazione dell’atto di matrimonio del 1851 tra Teodoro e Rosa. E, a questo punto, cominciano le sorprese... Teodoro non risulta figlio di August Vanvittel e Rosetta Inzerillo, ma di Andrea e Maddalena Ramirez. Quindi, lo svizzero August è... scomparso! Risalendo ancora più indietro nel tempo, sul certificato di matrimonio del 1822, Andrea compare quale figlio di Teodoro e di Rachela Liucci. E dallo stesso atto si evince che il padre Teodoro è morto nel 1804! Conclusione? La famiglia Voiello, anzi Vojello, era presente a Torre Annunziata già prima del 1800 e non dal 1839, come viene raccontato sul sito della Voiello. Quindi, o questa notizia è inventata oppure le “origini” svizzere devono essere retrodatate di moltissimi anni. Al riguardo, lo stesso Antonio Papa ha scritto al responsabile dell’Archivio Storico della Barilla (che ha “assorbito” il pastificio Voiello nel 1973), comunicando il risultato della sua ricerca. E ricevendo questa risposta nel marzo 2014. “Le notizie relative alle ascendenze svizzere della famiglia Voiello provengono da testimonianze orali rilasciate da Giovanni Voiello... per loro natura le memorie orali conservano sempre un fondo di verità ma possono non essere precise sulla scansione temporale e sulle date. Per questo le suggeriremmo, e interesserebbe anche a noi, di verificare negli archivi di Torre Annunziata... se l’ascendenza svizzera possa essere retrodatata. Ci farà piacere avere suoi aggiornamenti”.

Questa storia mi ha appassionato a tal punto da spingermi ad effettuare personalmente delle ricerche sulla famiglia Voiello presso l’Archivio Storico e l’Ufficio Anagrafe di Torre Annunziata. Partendo, innanzitutto, dalla verifica degli atti di matrimonio pubblicati sul suo blog da Antonio Papa, che si sono rivelati esatti. Ho scoperto, però, anche altre cose interessanti. Ad esempio, Andrea Voiello morì il 9 luglio 1829, ad appena 29 anni (quindi, deve essere nato nel 1800). Malore improvviso, aggravamento di una malattia, disgrazia o altra causa? Il certificato non lo specifica, anche se riporta che il decesso è avvenuto “alle ore 23.30 nel Largo Santa Teresa presso la strada Polveriera”. Nello stesso documento è riportata a lato un’annotazione nella quale si precisa che “con sentenza resa in camera di consiglio del Tribunale Civile di Napoli del 18 dicembre 1846... è stato ordinato di rettificarsi il controscritto atto di morte con dirsi esser morto Andrea Vojello, marito di Maria Maddalena Ramirez (in quanto il cognome sembra essere Toviello, ndr). Un particolare importante che si ricava da questo atto di morte è rappresentato dal fatto che a denunciare la morte di Andrea è il fratello Felice, di anni 41 (nel 1829). Ciò significa che Felice dovrebbe essere nato nel 1788. E che quindi il loro padre Teodoro si è sposato prima di quell’anno ed è nato sicuramente prima del 1770 (se vogliamo considerare che si sia sposato giovanissimo a 18 anni). Per chiudere definitivamente la questione sull’origine svizzera della famiglia Voiello, dobbiamo concludere che August, semmai fosse esistito, non è giunto a Torre Annunziata nel 1839 per sposare Rosa Inzerillo, ma almeno settanta-ottantanni prima. Probabilmente arrivato a Torre Annunziata come tecnico straniero per lavorare presso la neo costruita Real Fabbrica d’Armi (inizi seconda metà del ‘700).

Sarà poi vero, oppure è un personaggio inventato per rendere più affascinante e misteriosa la storia della famiglia Voiello? Questo non lo sappiamo, ma certamente è avvincente conoscerne l’albero genealogico. Anzi, devo dire che chi mi ha colpito di più è stato Andrea Vojello. Una vita breve, la sua. Sposatosi il 2 marzo 1822 con Maria Maddalena Ramirez, che era già al sesto mese di gravidanza, ha avuto un figlio, Teodoro, nato il 12 giugno dello stesso anno, appena cento giorni dopo il matrimonio! Quanto a Giovanni Voiello, dobbiamo dire che, contrariamente ai suoi progenitori ed ai suoi figli maschi, nativi di Torre Annunziata, è nato, invece, a San Giovanni a Teduccio il 19 febbraio 1859, ed è deceduto a Napoli-Chiaia il 19 agosto 1939, all’età di 80 anni. Però è sepolto al cimitero di Torre Annunziata. Ha avuto dalla moglie Concetta Manzo, nata il 25 gennaio 1869, sposata il 18 maggio 1896, e deceduta il 12 aprile 1955, dieci figli, quattro maschi e sei femmine. Teodoro Cosmo Gennaro, nato il 6 marzo 1897 (ma deceduto bambino), Attilio Silvio Amedeo, nato il 20 giugno 1898, Teodoro (che prende il nome del fratello maggiore morto in piccolissima età), nato il 20 giugno 1906, e Gennaro Eugenio Marcello, nato l’1 febbraio 1910. Le sei figlie sono Ester, Rosa, Maria, Eleonora, Irma e Olga.

A proposito, un’ultima annotazione. Antonio Papa ha creato un sito web della famiglia Voiello, con tutte le informazioni raccolte da lui nell’ambito delle sue ricerche. E mi ha concesso il privilegio di potervi accedere per aggiungere altri dati in mio possesso. 

 (Nella foto, Concetta Manzo e Giovanni Voiello)