A cura della Redazione
«L’inaugurazione di una biblioteca rappresenta sempre un evento per cui gioire ed essere felici. Perché ci permette di affermare che la memoria ha vinto sull’oblio, che il pensiero custodito nei libri preserva l’identità, l’essenza della civiltà e della comunità, costruendo un ponte tra il passato, il presente e il futuro». Gli studenti del Liceo Statale “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata hanno così introdotto, questa mattina, l’inaugurazione della biblioteca dell’Istituto intitolata a Mario Lettieri, talentuoso, geniale, raffinato scrittore e saggista torrese scomparso nel 2007. Un’operazione resa possibile grazie alla disponibilità della vedova dell’intellettuale, Rosalia Castaldo, e della volontà del consiglio direttivo e dei soci del Circolo Professionisti e Artisti “Giuseppe Esposito”. Presso il sodalizio, infatti, nel 2012 era stata allestita la biblioteca “Mario Lettieri” con la donazione della famiglia dello scrittore di quasi mille volumi di gran pregio letterario di cui la città poteva disporre. All’atto della chiusura della sede del Circolo (giugno 2013), è maturata tra i soci l’idea di trasferire questo enorme patrimonio culturale all’Istituto di via Tagliamonte per consentire al progetto di diffusione sul territorio di non interrompersi. «Ci sono voluti quasi due anni di intenso lavoro – sottolinea il dirigente scolastico Benito Capossela – per catalogare ed integrare i volumi provenienti dal Circolo Professionisti con quelli già in dotazione alla nostra scuola. Un impegno che ha visto in prima linea la docente Elisa Esposito che ha organizzato in maniera lineare ed organica l’esposizione per favorire la consultazione. La biblioteca Mario Lettieri conta oggi quasi dodicimila volumi ed è da subito a disposizione di tutta comunità, non solo dei nostri studenti». All’evento ha partecipato l’ex presidente del Circolo Professionisti e Artisti, il dottor Antonio Manzo, che ha ricordato la sensibilità di Mario Lettieri verso la promozione culturale concretizzatasi attraverso l’apertura della “Libreria n. 1” in via Gino Alfani. «Era tutto tranne che un’operazione commerciale – ha evidenziato Manzo – perché la benevolenza umana di Mario favoriva la lettura a tutti anche a chi non poteva permettersi l’acquisto di un libro». Giuseppe Cacciatore ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell´Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha chiuso l’incontro intrattenendo gli studenti presenti con una lezione su Giacomo Leopardi, non prima però di aver fatto un passaggio sulla preoccupante attualità che coinvolge anche l’universo culturale: «A proposito di biblioteche, è molto triste apprendere che i terroristi dell’Isis hanno distrutto e dato alle fiamme decine di migliaia di testi antichi nei territori occupati dall’Iraq. Ed è di questi giorni anche la notizia dell’incendio della biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Mosca dove era conservato un patrimonio di oltre dieci milioni di libri. La straordinaria iniziativa del liceo Pitagora-Croce, dunque, contribuisce a rendere meno angosciata e turbata la mia anima, scalfita da tutte queste violenze». CHI ERA MARIO LETTIERI Lo scrittore e saggista Mario Lettieri(nella foto), talentuoso, geniale e raffinato intellettuale torrese, è scomparso nel 2007. E’ l’autore, tra l’altro, del “Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni”, edito da De Agostini. Un archivio unico, singolare e variegato di pensieri, osservazioni, citazioni ed opinioni che Lettieri aveva realizzato nel corso di lunghi anni di studio. Un’opera che, ancora oggi, si caratterizza per lo spessore culturale di un impianto assolutamente solido ed originale. Massimo Corcione ha definito Mario Lettieri «l’idealista, lo splendido visionario, il poeta e il filosofo, l’uomo dalla testa lucidissima e dalle cento anime, una vita consacrata ai piaceri della cultura. Resta il rimpianto per quello che avremmo potuto chiedergli e non abbiamo mai osato fare, per quei messaggi che lui ha inviato alla città, ricevendo sempre tiepida accoglienza. Mario aveva attraversato tutte le altre grandi crisi della nostra comunità: aveva subito la fine dei pastifici, la disperazione della guerra e del lungo dopoguerra; aveva guardato con intrigante interesse alle grandi lotte operaie, all’ideologizzazione di ogni attività e alla fine delle ideologie». «Una vita per i libri, i libri di una vita - ha invece sottolineato Biagio Soffitto -. Una vita per i libri, e ovviamente non solo, è stata quella di Mario Lettieri, instancabile esploratore ed indagatore di ogni latitudine umana. Personalità complessa la sua, al punto da rendere vano qualsiasi tentativo di definizione univoca: intellettuale di ampi orizzonti impegnato a infrangere ogni conformismo provinciale ma da posizioni sempre solidamente e orgogliosamente radicate nella sua oplontinità; stoico ed epicureo; illuminista e romantico; di estrazione alto borghese e, a un tempo, caustico fustigatore di formalismi, tic e tabù della sua stessa classe sociale».