A cura della Redazione
La musica, il jazz, il calcio, il Savoia, la promozione culturale. Quante affinità elettive mi legavano a Nico Moretto, al Maestro Nico Moretto. La sua chitarra rappresentava un veicolo per cementare le nostre convinzioni, le nostre idee, le nostre congetture tante volte dibattute e sviscerate per un intento comune: lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Nico avrebbe compiuto 59 anni il prossimo 3 ottobre. E’ scomparso questa mattina nel centro riabilitativo di Telese Terme dove era di nuovo degente a causa della malattia che lo aveva colpito cinque anni fa e contro cui lottava assistito dall’abnegazione, dall’amore e dalla fede della sua stupenda famiglia. I funerali si svolgeranno domani sabato 21 settembre 2013 alle ore 15.30 nella chiesa della SS. Trinità dove Nico aveva trascorso tantissime, indelebili serate ad insegnare chitarra ai giovani che avevano deciso di avvicinarsi all’arte della musica. La famiglia di TorreSette stringe in un abbraccio commosso la moglie Anna, le figlie Daniela e Loretta e intende ricordare il caro Nico riproponendo un servizio pubblicato sul nostro settimanale il 1° febbraio 2008 dopo un indimenticabile concerto al Circolo Professionisti e Artisti di Torre Annunziata. GIUSEPPE CHERVINO Antonio Carlos Jobim, Chick Corea, Pino Daniele, Lennon e McCartney. Sono alcuni degli illustri compagni di viaggio scelti da Nico Moretto. Un percorso musicale virtuoso che l’eclettico chitarrista (di origini salernitane, ma che consideriamo torrese a tutti gli effetti) ha intrapreso da anni insieme al bassista Daniele Nava e al batterista Mauro Vanacore. Un trio collaudato che affascina per la sobrietà dei suoni, l’originalità degli arrangiamenti e la profondità della ricerca. Moretto riesce ad immergerti in una "Sicily" (Daniele) solare e malinconica, vibrante quanto riflessiva. Così come ti avvolge con una versione singolare e suggestiva di "A Felicidade" (Jobim). La scuola latinoamericana emerge preponderante nelle esecuzioni dell’ensemble. Una matrice brasileira che consente di coniugare anche incontri molto ravvicinati con il jazz e, perché no, qualche spruzzata qua e là di soul e funky. Al Circolo Professionisti e Artisti il Nico Moretto New Latin Trio ha ipnotizzato i presenti con una performance di eccellente livello musicale favorita da un’atmosfera di intima complicità creatasi con il pubblico. Nico Moretto si distingue per l’adozione di ritmiche e melodie tipiche della scuola dei chitarristi di stampo brasiliano, rese speciali da una tecnica atipica dovuta all’assenza del plettro. "Possono considerarsi miei maestri Irio De Paula e Baden Powell - sostiene l’artista - anche se un posto di rilievo spetta a nonna Ernesta, argentina di Buenos Aires, che ha condizionato tutta la mia vita di musicista». E proprio con un omaggio al grande chitarrista brasiliano Irio De Paula, Moretto ama concludere le sue esibizioni. L’immortale "Maracanà" viene proposta con una struttura intensa, ricca, geniale. «Il concerto di Nico Moretto rientra nel nostro progetto di "educazione musicale" iniziato nel mese di dicembre con il sound rinascimentale del gruppo vocale Esedra - ha sottolineato il presidente del Circolo Professionisti Antonio Manzo - e costituisce una tappa essenziale dello stesso». Dal Medioevo al Brasile, dunque, attraverso appuntamenti periodici di indubbio spessore artistico che favoriscono e rendono oltremodo variegata la promozione culturale, oggetto statutario principe del sodalizio torrese. GIUSEPPE CHERVINO