A cura della Redazione
Il 25 dicembre, giorno di Natale, e il 1° gennaio, Capodanno, i residenti ed i turisti potranno visitare gli scavi di Pompei e gli altri siti archeologici vesuviani. Tra questi, la Villa di Poppea a Torre Annunziata, gli scavi di Stabia ed Ercolano, l´Antiquarium di Boscoreale L’iniziativa è del Ministeri dei Beni Culturali e si replica oramai da molti anni. Riguarda non solo la visita dei siti archeologici ma anche di numerosi musei e aree archeologiche statali che rimarranno aperti in via straordinaria tutta la giornata a Natale e Capodanno. In giornate tradizionalmente dedicate alla famiglia, i custodi degli Scavi di Pompei offrono il loro contributo per consentire a tutti i visitatori l’opportunità di visitare o riscoprire le inestimabili ricchezze del nostro patrimonio storico-artistico. Dal nord al sud del Paese, molte le proposte per trascorrere un Natale e un primo dell’anno all’insegna della cultura. Il sito più “gettonato” sarà costituito probabilmente anche quest’anno dagli scavi archeologici di Pompei. Qui saranno aperte la Casa di Apollo, la Casa dei Ceii, la Casa della Caccia Antica e la Casa di Cecilio Giocondo. Ad Ercolano, invece, sarà visitabile il Padiglione della Barca, dove è custodita l’imbarcazione di epoca romana rinvenuta anni orsono sull’antica spiaggia. All’Antiquarium di Boscoreale sarà esposto un frammento di affresco raffigurante Bacco proveniente dalla Villa di Asellius recentemente recuperato dalle Forze dell’Ordine, mentre nella Villa di Poppea a Oplonti sarà possibile ammirare anche parti di decorazioni parietali di norma custodite nei depositi. In tutti i siti l’orario di visita sarà dalle 8,30 alle 14,00. Le persone che vorranno informarsi più dettagliatamente sull’elenco completo dei luoghi e degli orari di apertura potranno consultare il sito internet www.beniculturali.it. Intanto, la Soprintendenza Archeologica vive una vigilia di preparazione nell’attesa dell’apertura dei cantieri a gennaio, come ha confermato Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, nella visita di giovedì agli scavi archeologici di Pompei. MARIO CARDONE