A cura della Redazione
Nello splendido scenario della villa sede dello Sport Club Oplonti, autentico pausylipon, “luogo che libera dal dolore”, come ebbe a definirla l’indimenticata Maria Orsini, si terrà, venerdì 21 settembre, una serata celebrativa dei quaranta anni di vita del Circolo. Quaranta anni costituiva il termine cronologico che, biblicamente, individuava una generazione. Negli anni delle varie “i-“ ed “e-“, tutte da completare (i-pad; i-phone; e-mail; e-learning…), 40 anni sono un tempo impressionante, nel corso del quale ben più di una generazione si sovrappone, si interseca, si impone, ognuna con la sua chiave di lettura del mondo, talvolta in continuità, talvolta in conflittualità. Straordinario, dunque, il merito dei soci, quello, cioè, di essere riusciti a mantenere inalterati i valori costitutivi del Club, le vocazioni primigenie, contemperando le differenti sensibilità di quanti ne hanno fatto parte e continuano a farne parte. E proprio la continuità sostanziale, pur nell’ammodernamento delle forme, si configura come il contrassegno etico della serata: un viaggio attraverso quattro decenni e, quindi, attraverso molteplici vite, perché, si sa, le cose senza gli uomini non accadono. La vita del Club sarà rievocata non solo nella premiazione dei vari presidenti che si sono avvicendati a partire dal 1972, ma, soprattutto nello spirito che lo ha informato in tutti questi anni, con intermezzi di musica, teatro, danza e cinema, vale a dire l’arte declinata nelle sue varie forme. Così, in questa “anabasi” verso l’interno della memoria, alla gioia legittima nella festa si affiancherà, in molti, la dolce malinconia dei ricordi. A tale alchimia di sentimenti ed emozioni, di certo, contribuiranno le musiche intense di Adios Nonino Project della band di Ignazio Scassillo con esecuzioni, sempre originali per arrangiamenti e soluzioni tecniche, di brani propri e di altri autori; le esibizioni dal fortissimo impatto espressivo della scuola di ballo di Aurora Fogliamanzillo; l’intelligente comicità del duo de “I fuoricorso”, Ciro Ceruti e Ciro Villano, protagonisti di una notissima sit-com televisiva. Filo conduttore della serata, sarà la proiezione, a brani, di un documentario, scritto da Felicio Izzo e realizzato dal regista Onofrio Brancaccio, direttore artistico dell’evento, che scandirà i vari decenni, non riproponendo la cronaca degli eventi, per quanto prestigiosi, ma evocando le suggestioni che li hanno ispirati, alla ricerca di quella profonda e misteriosa natura delle cose, quella stessa che le rende indimenticabili. I saloni del Circolo ospiteranno, per l’occasione, anche la mostra fotografica “RIVEDIAMOLI & RIVEDIAMOCI”. F. I.