A cura della Redazione
Una storia che dura da 150 anni. Personaggi, luoghi, guerre, simboli che hanno segnato il percorso tortuoso dell’Italia dall’unificazione, avvenuta il 17 marzo 1861, ad oggi. La scuola media “Giovanni Pascoli” ha celebrato l’anniversario dell’Unità del nostro Paese con uno straordinario spettacolo andato in scena lunedì scorso nel piazzale antistante l’Istituto di via Tagliamonte. “Per navigare nella storia, ormeggiare nei ricordi, attraccare nei sentimenti” lo slogan scelto per presentare la manifestazione. Un viaggio nel “mare” della storia, «un omaggio alla Capitaneria di Porto - spiega il dirigente Claudio Salzano -, con la quale la scuola “Pascoli” ha realizzato un progetto sulla legalità. Gli studenti, seguiti con passione ed abnegazione dai loro docenti, hanno condotto le centinaia di persone che hanno assistito all’evento in un “tuffo” nel passato, in quell’Italia risorgimentale, piena di vitalità e di eccellenze intellettuali e culturali, dalla quale si avviò il processo di unificazione. «Abbiamo tracciato un percorso interdisciplinare, grazie al lavoro degli insegnanti, che ci ha avvicinato alla storia dell’Unità d’Italia attraverso un approccio critico - ha commentato Salzano -. Svelando anche tratti sconosciuti delle vicende di allora e soffermandoci sugli orrori che vennero perpetrati ai danni dei Meridionali. Se oggi parliamo di un Paese unito è solo grazie al sacrificio di tanti giovani del Sud che lottarono e persero la vita per affermare gli ideali di solidarietà e libertà. E pensare che c’è ancora qualcuno che vuole dividere l’Italia. Così facendo - conclude il dirigente scolastico -, la uccidiamo di nuovo». Ad aprire la manifestazione, l’esecuzione dell’Inno di Mameli ad opera del coro e dell’orchestra della “Pascoli”, diretti rispettivamente dalla professoressa Carmela Palazzo e dal maestro Riccardo Lombardi. Poi lo spettacolo comincia con la narrazione della storia della bandiera italiana. I colori verde, bianco e rosso furono ispirati, forse, al Canto XXIX, versi 121-126 del Purgatorio di Dante Alighieri. Ma possono anche simboleggiare la speranza ed i campi (il verde), le nevi (il bianco) ed il sangue (il rosso) di tutti coloro che morirono per far sì che l’Italia diventasse unita. Si passa così al racconto e alla messa in scena, con abiti dell’epoca, delle varie fasi che hanno caratterizzato quel periodo storico. La nascita delle società segrete, come la Carboneria, il brigantaggio, l’incontro a Teano tra Garibaldi ed il re Vittorio Emanuele II, primo sovrano dell’Italia unita. Sul palco fanno la loro comparsa i bravissimi studenti-attori della “Pascoli” che fanno rivivere quei momenti con interpretazioni efficaci e a tratti irriverenti. Un enorme tricolore viene sbandierato dagli studenti, raccogliendo lo scrosciante applauso del pubblico. Un pubblico che ha potuto anche gustare le specialità gastronomiche tipiche di ogni regione italiana preparate dalle mamme dei ragazzi e dai docenti dell’istituto. A fare gli onori di casa il sindaco Giosuè Starita e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Raiola. Significativa anche la presenza dei rappresentanti delle Forze Armate. Ottimo il servizio d’ordine predisposto dai vigili urbani oplontini che hanno usufruito della preziosa collaborazione della Protezione Civile e della Misericordia di Torre Annunziata. In definitiva, una bella giornata vissuta all’insegna della storia. Per non dimenticare le nostre radici ed i sacrifici fatti da chi ci ha preceduto per assicurarci la libertà e la democrazia. DOMENICO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 10 giugno 2011) Clicca qui per la PHOTO GALLERY