A cura della Redazione
Si ritorna a parlare di Museo Archeologico degli Ori di Oplonti. L’Amministrazione comunale ha pubblicato il bando per assegnare i lavori della struttura che dovrebbe sorgere in piazza Nicotera, nei locali dell’ex stazione Fs. L’importo a base d’asta è pari a circa 200 mila euro. Le offerte andranno presentate entro il 13 gennaio prossimo. Successivamente, ci sarà l’apertura delle buste e la conseguente attribuzione dei lavori. Ben presto, dunque, potrebbe diventare realtà un progetto che risale al lontano 2003. Fu l’allora assessore alla Cultura, Enzo Celone, ad elaborarlo e a volerlo fortemente per dare respiro ad un’economia stagnante che, ancora tuttora, attanaglia la città. La vocazione turistica di Torre Annunziata è, forse, l’unico volàno per la ripresa economica e, paradossalmente, quello meno sfruttato nel corso degli anni. Con il Museo degli Ori di Oplonti, si potrebbero attrarre turisti e visitatori da tutto il mondo, in quanto i reperti sono unici nel loro genere. Naturalmente, la sua realizzazione darebbe anche impulso alla zona sud della città e si inserirebbe in un ampio riassetto urbanistico della stessa piazza Nicotera. Dopo la ristrutturazione di Palazzo Criscuolo, infatti, la giunta ha previsto l’abbattimento del cine-teatro Moderno con la creazione di parcheggi interrati. I fondi per il Museo furono stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali già sette anni fa, con l’intervento decisivo dell’allora senatore della Casa delle Libertà, Antonio Girfatti. Tuttavia, nell’arco di tutto questo tempo, il progetto è rimasto fermo al palo per le solite questioni di natura burocratica. Principalmente la diatriba tra il Comune e la Ferservizi, società del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce le stazioni per conto delle Fs. Quest’ultima voleva sciogliere l’accordo sottoscritto nel 2004 che prevedeva la concessione in comodato d’uso dei locali della stazione di Torre Annunziata Città per gravi inadempienze da parte dell’Amministrazione nella gestione degli stessi. Decisione che l’Amministrazione ha più volte osteggiato, riuscendo, alla fine, a prorogare l’accordo con le Fs dai 7 anni inizialmente previsti, ai 20. Condizione necessaria per poter approntare realisticamente il progetto della nascita del Museo Archeologico. La struttura ospiterebbe non solo gli Ori di Oplonti, ma anche una sala interattiva che consentirà di visionare ricostruzioni grafiche dell’antico sito di via Sepolcri e degli stessi reperti trovati nella Villa di Poppea. Ci sarà, inoltre, una sala per la proiezione di documentari e film. Il tutto con un unico comune denominatore: il patrimonio archeologico oplontino, riconosciuto tra i siti di interesse mondiale tutelati dall’Unesco. Piazza Nicotera diventerebbe, così, il fulcro della cultura a Torre Annunziata. EMANUELE SOFFITTO (Dal settimanale TorreSette del 17 dicembre 2010)