A cura della Redazione
Uno spettacolo ricco di emozioni per rappresentare le ferite inferte al pianeta Terra dai suoi abitanti, proprio nei giorni in cui l’attualità ci presenta il grave disastro della marea nera di petrolio nel Golfo del Messico. E’ questo il senso della rappresentazione teatrale “Fata”, messa in scena al Teatro Politeama di Torre Annunziata da parte di un foltissimo gruppo di alunni della scuola media Statale “Alfieri-Manzoni”. “Fata” è l’acronimo delle parole fuoco, aria, terra e acqua, ossia i quattro elementi che consentono la vita sul nostro pianeta. La manifestazione si è aperta con un commosso omaggio del preside Biagio Peluso al professor Luigi Perfetto, dirigente del II Circolo Didattico, deceduto poche ore prima dell’inizio della rappresentazione. La manifestazione è poi proseguita con la premiazione di ventitrè ragazze e ragazzi che, al termine dello scorso anno scolastico, hanno conseguito il diploma di licenza media con il massimo dei voti. L’eccellenza della qualità degli studi dell’istituto di via Gambardella non finisce qui: come ha annunciato il dirigente Peluso, ben sei studenti sono risultati vincitori nelle gare dei Giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi di Milano. Si è aperto poi lo spettacolo di danza, musica, canto e recitazione per la cui realizzazione si sono prodigati i docenti della scuola e i collaboratori esterni Cristina Casale, Maria Rosaria Cristiano, Simona Marino e Vincenzo Terrana. I veri protagonisti sono stati, però, gli alunni che, dopo aver seguito durante l’intero anno scolastico, in orario pomeridiano, le attività del progetto PON 2009-2010 “Con l’Europa… investiamo nel vostro futuro”, hanno dimostrato di essersi impegnati in modo ammirevole e di sapere comunicare forti emozioni al numerosissimo pubblico presente in sala, costituito in gran parte dai loro familiari. Durante lo spettacolo, durato circa due ore, è stato possibile, infatti, intuire quanto impegno avessero profuso le ragazze e i ragazzi della scuola media “Alfieri-Manzoni” in tanti mesi di preparazione e quanto fossero sensibili alle tematiche proposte dalla loro rappresentazione, ossia la devastazione dell’ambiente e delle risorse naturali. Si è trattato, certamente, di un lavoro altamente formativo per la loro crescita. L’auspicio è che riescano a tenere vivo, nella futura vita di adulti, il ricordo di un’esperienza ricca di insegnamenti e di riflessioni. PATRIZIA AMORUSO dal settimanale TorreSette del 18 giugno 2010