A cura della Redazione
«Il professore Cardone? Salve, la chiamo in riferimento all’articolo da lei scritto sul gemellaggio tra Torre Annunziata e La Ciotat. Vorrei raccontarle la mia esperienza al riguardo». E’ iniziata con questa telefonata la conoscenza di Luca Fuscati, insegnante di educazione fisica, gestore della palestra Meeting Judo Karate, situata al corso Vittorio Emanuele n. 374, dal 1972, da quando il padre Bruno l’ha fondata circa trent’anni fa. Ma che “c’azzecca” il judo torrese con La Ciotat, la cittadina francese con la quale siamo gemellati ufficialmente dal 2006? Lo abbiamo chiesto direttamente al prof. Fuscati, con questa intervista. «Poco più di quattro anni fa, a novembre del 2005, ho partecipato con i miei ragazzi ad un torneo internazionale di judo a Pomigliano d’Arco. In quell’occasione ho conosciuto il maestro Louis Mazzi, francese, la cui famiglia era originaria di Firenze. E subito tra noi è nata un’amicizia consolidata anche dal fatto che anch’io sono di origine fiorentina da parte di padre e francese da parte di madre». Chi è questo maestro Mazzi? «E’ un personaggio straordinario, pensi che ha oltre ottant’anni e gestisce ancora una palestra di judo a La Ciotat. E sapendo che era già in atto un’iniziativa di gemellaggio tra Torre Annunziata e la sua città, mi invitò a partecipare al torneo di Natale di judo, riservato ai ragazzi di 12 anni, che aveva organizzato a La Ciotat. Accettai con entusiasmo e il mese dopo, a dicembre, partii con tre miei allievi: Vincenzo Sportiello, Sebastiano Setaro e Gennaro Palumbo». Come vi classificaste in quel torneo? «Ottimamente, tanto è vero che Gennaro vinse addirittura la medaglia d’oro e fu emozionante vederlo salire sul podio, al primo posto. Oggi quel ragazzo è diventato un giovanotto ed è entrato nel giro della nazionale di judo». Durante quel soggiorno avete visitato anche La Ciotat? «Certamente, anche se ci siamo stati solo per tre giorni. Ma abbiamo scoperto tante similitudini con Torre Annunziata dal punto di vista geografico e climatico, oltre che per la presenza, anche lì, di scavi archeologici di origine romana e di cantieri nautici. Ma la cosa più curiosa è che siamo venuti a conoscenza del fatto che fino al 1690 a La Ciotat si venerava... La Madonna della Neve! Una straordinaria coincidenza con la nostra città, che sarebbe il caso di approfondire storicamente». E’ finito lì il vostro rapporto con quella cittadina francese? «Niente affatto. Nel maggio 2006 ci siamo esibiti a Villa Tiberiade, con un esercizio di kata, il tradizionale e antichissimo judo giapponese, nell’ambito della cerimonia di ratifica del gemellaggio tra Torre e La Ciotat sia alla presenza del sindaco Patrick Boré che di una rappresentanza di quella città, oltre che della nostra amministrazione comunale». E poi? «Ho promosso, come Meeting Judo Karate, in collaborazione con l’associazione Ars Nea di Olimpia De Simone, storica dell’arte di Castellammare di Stabia, un progetto finanziato dalla Provincia di Napoli che aveva come scopo uno scambio sportivo-culturale tra bambini delle scuole elementari di Torre, Trecase e La Ciotat. Ad esso hanno partecipato sia alunni del II Circolo Didattico “G. Siani” della nostra città e della scuola “D’Angiò” di Trecase, grazie alla disponibilità dei loro insegnanti, e dei rispettivi dirigenti scolastici, Luigi Perfetto e Sebastiano Bauso, che di alunni di una scuola primaria di La Ciotat. E’ stata, per i bambini, un’esperienza entusiasmante ed estremamente gratificante, che ha permesso loro di conoscere un’altra realtà così lontana, perché La Ciotat è sulla Costa Azzurra, ma anche così vicina per le tante cose in comune che ci sono con Torre e con la nostra zona in generale». Siete ritornati qualche altra volta a La Ciotat? «Sì, tra la fine di luglio e gli inizi di agosto del 2008 sono stato con alcuni miei allievi a Sophia-Antipolis, una cittadina vicina a La Ciotat, per uno stage di aggiornamento tecnico. E abbiamo approfittato di questa occasione per recarci dal maestro Louis Mazzi, festeggiare insieme a lui i suoi ottant’anni e visitare per un giorno di nuovo la nostra “gemella” francese». Vuole aggiungere qualcosa a conclusione di questa intervista? «Vorrei solamente auspicare che l’attuale amministrazione ed il sindaco Giosuè Starita consolidino questo gemellaggio con La Ciotat e intensifichino gli scambi culturali e sportivi, perché da questo rapporto di amicizia possano nascere tante opportunità per la nostra città». SALVATORE CARDONE Dal periodico TorreSette del 2 aprile 2010