A cura della Redazione
Presentato al Caffè Letterario di Torre Annunziata il libro “Il Counseling nella terapia logopedica”, scritto dal professor Raffaele Sperandeo, medico psichiatra e psicoterapeuta, docente a contratto presso la Seconda Università di Napoli, e dalla dottoressa Annamaria Cimmino (nella foto), logopedista e counselor, docente presso varie scuole di counseling e di formazione artistica. Alla serata, organizzata dalla SIPGI Campania, ente clinico, di formazione e di ricerca nell’ambito della psicoterapia e del counseling con sede a Torre Annunziata, erano presenti gli autori, i quali hanno esposto le motivazioni che li hanno spinti a redigere un volume dal contenuto tecnico ma che è rivolto anche ad un pubblico più vasto per le tematiche affrontate. Raffaele Sperandeo, infatti, dopo una spiegazione sui meccanismi cerebrali che predispongono ogni individuo ad essere empatico, ovvero a riconoscere le emozioni provate da un’altra persona, ha sostenuto che tali osservazioni non provengono soltanto dalle scoperte scientifiche del Novecento, ma che esse derivano dalla cultura umanistica e, a tal proposito, ha letto alcuni versi tratti dal V Canto dell’Inferno di Dante Alighieri in cui il Poeta esprime quell’umana compassione che è anche alla base del counseling. Annamaria Cimmino si è soffermata sul valore della voce come espressione dei nostri pensieri e della nostra emotività e sul fatto che essa ci consente di imparare ad ascoltarci, ovvero di conoscere la nostra interiorità. La voce, secondo l’autrice, racchiude anche rilevanti aspetti simbolici, i quali possono permetterci di connotarla, per esempio, mediante un colore che immaginiamo sia rappresentativo di essa. Durante l’incontro è intervenuta anche la cantante Paola Forleo, che ha raccontato come la terapia logopedica le abbia consentito di prendere coscienza della sua voce, strumento fondamentale del suo lavoro, e delle emozioni che la caratterizzano. Paola Forleo ha infine intrattenuto il pubblico con l’interpretazione di alcuni brani canori, dando prova di grande bravura. Il libro “Il Counseling e la terapia logopedica” propone un’integrazione tra le tecniche riabilitative dei disturbi della voce proprie della logopedia e gli strumenti del counseling di approccio umanistico, ossia la relazione di aiuto che mette al centro dell’intervento sul disagio psicologico, l’ascolto attivo, l’empatia e l’accettazione incondizionata, sviluppando l’utilizzo di una metodologia innovativa: l’Approccio Logopedico Integrato (Metodica ALI). Nel libro sono riportati molti casi clinici di bambini, adolescenti e adulti che, nel richiedere un intervento logopedico, si sono ritrovati ad affrontare, con l’aiuto dell’operatrice, situazioni di disagio emotivo di cui, talvolta, non erano consapevoli e che costituivano l’origine dei propri disturbi vocali. La voce, infatti, è strettamente connessa alle emozioni e al funzionamento psichico: attraverso di essa ci rapportiamo con gli altri non soltanto per comunicare parole e di conseguenza il nostro pensiero, bensì anche il nostro vissuto psicologico più profondo mediante le sfumature che la caratterizzano e che hanno, quindi, anche esse un rilevante valore comunicativo. Basti pensare all’automatico e apparentemente semplice atto della respirazione che ci accompagna fin dai primi istanti della nostra vita e il cui non corretto utilizzo è sovente causa dei disturbi della voce; è un’operazione di cui siamo poco consapevoli, eppure non si tratta soltanto di un meccanismo organico, ma anche del risultato delle esperienze che hanno inciso profondamente sulla nostra emotività. Il vissuto emotivo si manifesta, in tal modo, in tutta la sua forza, anche provocando l’insorgere di danni somatici all’apparato fonatorio. Il counseling, favorendo la presa di coscienza della propria emotività e del proprio disagio in un clima in cui l’operatore manifesta attenzione e rispetto verso i bisogni dell’utente, crea le condizioni per utilizzare in modo produttivo le risorse positive insite in ogni individuo e che consentono ad ognuno di superare le proprie difficoltà. PATRIZIA AMORUSO Dal settimanale TorreSette del 19 febbraio 2010