A cura della Redazione
Di Paola al vertice della Nato «Onore alle famiglie dei militari che sono come le chiglie delle navi: non si vedono, ma sono la struttura portante di ogni bastimento. Se si rompono crolla tutto». Questa frase è stata pronunciata da Giampaolo Di Paola, attuale presidente del Comitato Militare della Nato, in occasione del suo passaggio delle consegne, il 12 febbraio 2008, quando ha lasciato l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa al generale Vincenzo Camporini. Ma chi è colui che ha pronunciato quella frase, che riassume e unisce efficacemente l’amore per la famiglia e per le navi, e quindi per il mare? Non poteva essere che un torrese! Infatti Giampaolo Di Paola è nato nella nostra città sessantaquattro anni fa, il 15 agosto 1944. Figlio di un ufficiale della Marina in servizio a Taranto, è così descritto da un suo amico d’infanzia: “Negli anni ‘50 era un ragazzino riflessivo che portava spesso un cravattino alla Orson Welles; quando ha poi frequentato insieme a me l’accademia navale di Livorno collezionava distintivi d’onore, galloni sul braccio e venti e lode. La sua schiettezza e quella sua mania di dire sempre quello che pensa - e quasi sempre pensava la cosa giusta - non gli ha reso la vita facile”. Ma, nonostante ciò, la carriera di Giampaolo Di Paola è stata sfolgorante. Guardiamarina a ventidue anni, tenente di vascello a ventisette, capitano di corvetta a trentadue, di fregata a trentasei, contrammiraglio a quarantanove, ammiraglio di squadra a cinquantacinque. A trent’anni ha comandato il suo primo sommergibile, poi una fregata nel 1984-85 e l’incrociatore “Garibaldi” nel 1989-90. Intanto agli inizi degli anni ‘80 ha frequentato il Nato Defence College a Roma ed è stato ufficiale addetto al programma di guerra subacquea negli Usa, a Saclant, in Virginia. Nel periodo 86-94 ha ricoperto importanti incarichi nell’ambito del nostro Stato Maggiore della Marina. Dal 2001 al 2004 è stato segretario generale della Difesa, per poi essere nominato in quell’ultimo anno Capo Di Stato Maggiore della Difesa assumendo il coordinamento di tutte le missioni internazionali dell’Italia, dall’Iraq all’Afghanistan. Eletto il 14 novembre 2007, a Bruxelles, dai capi di Stato Maggiore di 26 paesi dell’Alleanza, come presidente del Comitato Militare della Nato, si è insediato in questo incarico a giugno 2008 e lo ricoprirà per tre anni. La sua vita militare è stata costellata da almeno una quindicina di decorazioni ed onoreficenze, tra le quali quelle di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana, The legion of Merit degli Stati Uniti, Commandeur de l’Ordre de la Legion d’Honneur ed de l’Orde National du Merit della Francia, oltre che la medaglia per la missione Onu per il mantenimento della pace in Kosovo. Una carriera strabiliante, la sua, eppure Giampaolo Di Paola ha affermato, in un’intervista rilasciata nel marzo scorso “la mia ambizione non era neanche quella di essere un capo militare, ma di essere un artista”. Davvero stupefacente la sua umiltà e sincerità! E in quella stessa intervista ha dichiarato anche la sua passione per ogni tipo di attività fisica. “Mi piace molto la montagna sia in inverno che in estate, l’attività subacquea, la vela, il volo in deltaplano, l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio e il jumping con il paracadute, perchè è un modo di mettersi alla prova, di sfidarsi, di verificare fin dove si può vincere la paura”. Un uomo, un militare e uno sportivo tutto d’un pezzo! Un grande torrese che ci rende orgogliosi di essere figli di questa città e che dovrebbe essere un esempio per tanti giovani che corrono il rischio di “smarrire la retta via”. SALVATORE CARDONE