A cura della Redazione
Coniugare arte, musica e lettura Nella suggestiva cornice della Cripta del ‘600 del Santuario dello Spirito Santo si è svolta sabato scorso la serata inaugurale de “La Fucina di Vulcano”, un’associazione no-profit nata con lo scopo di creare un laboratorio artistico letterario, in cui ciascun partecipante possa sentirsi parte di un progetto di rilancio culturale e sociale di più ampio respiro cittadino. Hanno preso parte all’incontro l’assessore Ciro Alfieri e il presidente dalla Pro-Loco avv. Ciro Maresca, che hanno, evidentemente, voluto condividere l’entusiasmo e la speranza dei giovani associazionisti. Gli obiettivi sottesi al progetto culturale della Fucina di Vulcano sono stati illustrati con fervore dagli stessi soci fondatori nella persona del presidente dott. Gennaro Oliva e del dott. Ernesto Russo. “L’impresa sembra essere molto difficile - sostiene il presidente -, ma la decisione di non abbandonare Torre Annunziata fa sì che il desiderio di non lasciarla ostaggio della criminalità e dell’ignoranza sia il vero motore dell’associazione. Di qui l’iniziativa di una fucina per sviluppare idee-progetti che coniughino arte, musica, letteratura e lettura”. Le numerose attività in calendario sono state presentate dal socio fondatore Lucia Fabbrocino, che ha dato appuntamento alla “Festa del Vino Novello” che si terrà il prossimo 7 novembre, in collaborazione con “La Cantina del Vesuvio” di Maurizio Russo, Trecase, che ha appena vinto la Medaglia d’Oro per il Lacryma Christi al premio Amodio Pesce, all’interno del “Visuvinum” di Ottaviano. Significativi sono stati gli interventi delle autorità religiose presenti. Padre Vincenzo Ponticelli ha illustrato la riforma alcantarina nel meridione d’Italia, che faceva da postilla alla mostra allestita dalla nascente biblioteca S. Francesco OFM della Parrocchia S. Teresa di Gesù, e aveva come tema i testi del ‘700-‘800 sull’Ordine Alcantarino, fondatore della chiesa francescana torrese. Don Antonio Ascione, parroco della Santissima Trinità, sostenendo il progetto, ha incoraggiato i giovani torresi a tentare, nel loro ardore giovanile, un’impresa “impossibile” ma che, un passo per volta, può determinare frutti positivi. Il decano mons. Raffaele Russo, parroco della Basilica Maria SS. Della Neve, ha portato il messaggio di una realtà difficile, da lui rappresentata come un deserto, testimoniando che anche dal deserto può fiorire la speranza. Infine, ma non ultimi, sono stati rivolti ringraziamenti a don Pasquale Paduano, attivissimo parroco del Santuario dello Spirito Santo, per la concessione della Cripta, identificata dai giovani come “l’ombelico di Torre Annunziata”. Molto apprezzata dai presenti la mostra dei partners dell’associazione, che vedeva protagonisti le installazioni scultoree dei maestri Neotto e Bigal, i testi antichi della Biblioteca S. Francesco, lo stand della Pro-Loco Oplonti - Marina del Sole, la Bottega del Cervo Bianco, con le ceramiche artistiche e strumenti musicali tradizionali, e la Cantina del Vesuvio, che ha gentilmente offerto una degustazione degli ottimi vini, bianco, rosato e rosso. La serata è stata definita una festa e, data la presenza e la partecipazione degli ospiti, si può dire che si sia trasformata in una vera e propria festa della Cultura. Il nostro augurio è che la Speranza, non solo come virtù teologale, possa diffondersi, “contaminando” un numero sempre maggiore di laici, credenti e non, in una città sopraffatta ormai dal caos e dal degrado. MARINELLA CIMMINO