A cura della Redazione

"C'è un vuoto investigativo". Con questa conclusione, l'avvocato Antonio Iorio ha chiesto l'assoluzione dei suoi assistiti Pietro Pallonetto e Gaetano Izzo che, insieme al minorenne A.L. (già condannato anche in appello per questi fatti) sono accusati dall'Antimafia di aver ucciso Francesco Immobile domenica 12 settembre 2022 poco prima delle 13 nel piazzale della chiesa di Sant'Alfonso a Torre Annunziata. Nel corso della sua requisitoria, il Pm ha chiesto per i due giovani imputati la condanna all'ergastolo.

Invece, il difensore di Pallonetto e Izzo è andato a scontro con l'accusa, sostenendo che ci sia "incompatibilità" nella ricostruzione del percorso dei killer e "diverse incongruenze", a partire dagli orari delle telecamere, le vie di fuga, il numero di persone coinvolte e le identità dei killer.

"C'è un terzo scooter inquadrato, i due passeggeri non vengono identificati", secondo il difensore che, nelle ultime due udienze per sette ore totali di discussione, ha provato a convincere la Corte che non esistono prove certe contro i suoi assistiti, puntando anche sulle "contraddizioni nelle testimonianze di Rosa Palumbo e Pietro Izzo", quest'ultimo ex reggente del clan Gionta e incaricato - nel 2016 - di compiere l'omicidio di Immobile, poi consumato quando lui era ormai detenuto da tempo e con una lunga pena definitiva da scontare. Alla prossima udienza è attesa la sentenza.