A cura della Redazione

Droga e armi in via Bertone, il Riesame scarcera il giovane pusher e lo manda agli arresti domiciliari.

Insieme al 18enne Matteo Palumbo, il 27enne Salvatore Borrelli fu sorpreso il 29 ottobre 2015 sul lastrico solare di un edificio nei pressi di Palazzo Fienga, l'ex roccaforte del clan Gionta di Torre Annunziata, oggi sequestrata, murata e in via di confisca. Il blitz dei carabinieri permise l'arresto dei due, trovati in possesso di due fucili calibro 12 a canne mozze (uno rubato a Boscoreale, l'altro a Orvieto); 141 grammi di marijuana; 78 grammi di hashish; 15 grammi di cocaina; tre bilancini di precisione; un flacone di ammoniaca; materiale per il confezionamento delle dosi, oltre a circa 300 euro in banconote di piccolo taglio.

Borrelli, assistito dall'avvocato Salvatore Irlando, da ieri è tornato agli arresti domiciliari, su istanza discussa dinanzi all'ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli dal suo legale di fiducia.

Dopo la condanna a 6 anni inflitta in abbreviato dal Tribunale di Torre Annunziata e confermata in Appello, Borrelli è in attesa della Cassazione. Dunque, potrà attendere il verdetto finale agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Torre Annunziata

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook