A cura della Redazione

Pubblichiamo la nota a firma di Adelaide Palomba, presidente Federalberghi Costa del Vesuvio, sugli incendi verificatisi nel Parco Nazionale.

Le immagini dei roghi sul Vesuvio di questi giorni sono una ferita lacerante per la nostra comunità e soprattutto per quella parte che, da sempre, ritiene il turismo e la valorizzazione dei suoi beni naturali e paesaggistici la chiave di volta per la rinascita di un intero territorio.

Federalberghi Costa del Vesuvio ha deciso di annullare l’evento in programma domenica 24 luglio e previsto proprio nell’area interessata in queste ore dagli incendi: non ci sarà, dunque, il percorso nella Valle dell’Inferno, così come da programma. Una decisione dolorosa ma necessaria, presa sia per evitare rischi inutili, sia per capire le condizioni in cui si trovano i sentieri dopo le fiamme di questi giorni, ma soprattutto un segno di rispetto nei confronti di chi, in queste ore, sta lavorando alacremente e senza sosta, cercando di spegnere le decine di roghi appiccati in maniera criminale.

Federalberghi Costa del Vesuvio esprime preoccupazione per ciò che è accaduto in questa settimana: ancora una volta un territorio unico al mondo viene distrutto dalla follia di chi, evidentemente, nasconde biechi interessi e logiche che nulla hanno a che vedere con la tutela del territorio, non favorendone il suo rilancio.

Paradossale e allarmante che ciò accada proprio mentre c’è alla guida dell’Ente Parco del Vesuvio una governance giovane e capace, che sta mettendo in piedi una strategia seria e concreta di rilancio dell’intera area del Parco, anche chiedendo un importante aiuto al territorio e alle forze sane di quest’ultimo. Le forze politiche siano vigili e supportino il tentativo di chi cerca, con abnegazione e volontà, di costruire una risposta in termini di accoglienza e programmazione del turismo.

Questo è un territorio isolato che non può essere abbandonato a se stesso: gli imprenditori che si occupano di ricettività e di programmazione turistica troppo spesso sono costretti a farlo senza alcun tipo di aiuto da parte dello Stato e degli organi di governo regionale e locale. 

Il Vesuvio in fiamme di questi giorni è l’immagine triste e desolante di chi, forse, vorrebbe solo il fumo e le fiamme al posto di un "Paradiso da scoprire".