A cura della Redazione

Sequestrato un insediamento produttivo di circa 150 mq destinato alla lavorazione e tinteggiatura di pellicce e indumenti di vario genere sito in prossimità dell'alveo cittadino dei ex via Quattro Orologi del Comune di Ercolano.

L'operazione è stata condotta, in stretto coordinamento investigativo con la competente Procura delle Repubblica di Napoli, dagli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con la collaborazione del Comando di polizia Locale di Ercolano e la partecipazione di un team specializzato dell'ARPA Campania, nonché di tecnici della GORI e dell'ASL Napoli 3 Sud.

L'opificio era sprovvisto di qualsivoglia tipologia di autorizzazione ambientale. Inoltre gli scarichi industriali (solventi chimici, vernici colorate altamente tossiche ed altri residui di lavorazione) venivano sversati nella prospiciente fognatura pubblica con conseguente inquinamento delle acque di mare antistanti la scogliera di Località la Favorita.

Le attività di indagine, per la sua complessità, ha necessitato di un continuo monitoraggio terra-mare prevedendo nei mesi scorsi anche un sorvolo aereo ad opera del Reparto Volo del Corpo delle Capitanerie di Porto che ha portato, attraverso la individuazione di anomalie termiche, alla localizzazione e circoscrizione del tratto di costa in questione.

I titolari dell'attività industriale, definita dagli inquirenti, per le condizioni in cui veniva svolta, una vera e propria «bomba ecologica», sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria e sanzionati per omesso trattamento depurativo e scarico dei  reflui di natura industriale prodotto dal ciclo della lavorazione afferente le attività di tinteggiatura di pellicce che venivano recapitate direttamente in rete fognaria e da qui nel corpo idrico ricettore.

Gli stessi, oltre ad non ottemperare a quanto previsto dal testo unico dell'ambiente relativamente alla normativa in tema di scarichi fognari, si sono resi responsabili anche della cattiva gestione del ciclo dei rifiuti segnatamente gli scarti di produzione. Inoltre i titolari sono stati deferiti per tutto quanto concerne la materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per aver inottemperato alle disposizioni di cui al D.Lgs. 81/2008.

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