A cura della Redazione
Da Facebook è rimbalzata la notizia di un presunto caso di pedofilia che riguarderebbe un insegnante cinquantenne dell’Istituto Bartolo Longo di Pompei. Nello specifico è da chiarire, in primis, che gli abusi (o presunti tali) che sono sotto accertamento da parte dei carabinieri e della magistratura, sarebbero stati commessi presso l’abitazione del docente, dove lo stesso impartiva lezioni a ragazzi di scuola media. Ciononostante è stato ritenuto opportuno, probabilmente per garantire una maggior tutela ai minori presunte vittime ed alle loro rispettive famiglie, procedere all’arresto cautelativo (ai primi di settembre) del professore, che è stato posto, nelle more dell’indagine e della celebrazione del processo, a residenza coattiva presso il suo medesimo domicilio. In merito a questa odiosa vicenda, si è alzato fino ad oggi un muro di silenzio da parte di forze dell’ordine, mezzi d’informazione ed autorità ecclesiastiche per tutelare la privacy delle famiglie coinvolte ed il decoro di un’antica e prestigiosa Istituzione scolastica della Chiesa di Pompei. Ora che l’odioso scandalo è di natura pubblica, è scattata immediatamente la condanna sul comportamento amorale (se accertato) da parte del massimo esponente della Chiesa di Pompei, l’arcivescovo Tommaso Caputo, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Il solo pensiero di presunti abusi di natura sessuale commessi ai danni di bambi­ni è odioso e raccapricciante. Di fronte ad un asserito crimine tanto grave, il pensiero corre subito alle vittime e alle loro sofferenze. Il cuore del vescovo è vicino ad essi e alle loro famiglie. In questo senso, l’affidamento alla Magistratura, nel cui operato si esprime incondi­zionata fiducia, rappresenta la garanzia di una ricerca della verità che il supposto reato rende più viva e urgente, anche per lo stesso accusato e la sua famiglia. E ciò al di là delle circostanze, ancora da verificare, sui luoghi e sul tempo in cui gli abusi avrebbero avuto luogo. In attesa di tali accertamenti, l’insegnante è stato sospeso dal servizio». MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2