A cura della Redazione

«Buona parte dei rifiuti che i cittadini di Torre del Greco differenziano nelle isole ecologiche finisce nell’aria che respiriamo oppure in discarica. Abbiamo portato in Procura gli atti che riguardano le isole ecologiche della città per capire di chi sono le responsabilità di tanto degrado che produce effetti molto pericolosi per la salute. Nonostante gli interventi dell’Arpac e della polizia provinciale, l'Amministrazione comunale non è intervenuta per risolvere problemi storici come quello dell’assenza di feritoie, di cassonetti non a norma, della mancanza di recinzioni e controlli. Nella regione dei tumori e della Terra dei Fuochi è fondamentale mantenere alta l’attenzione su questo tema».

Lo dichiara Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle, che con il consigliere comunale di Torre del Greco, Ludovico D’Elia, ha firmato un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per denunciare «lo stato di degrado assoluto e di sostanziale abbandono» delle isole ecologiche di Torre del Greco, «del tutto prive di controllo e che necessitano di interventi immediati di messa in sicurezza» perché divenute «luoghi di deposito indiscriminato di rifiuti di ogni genere».

Le strutture risulterebbero - stando a quanto dichiarano i pentastellati - tutte difformi dal regolamento per la gestione dei rifiuti approvato dal Comune di Torre del Greco perché «non custodite né recintate e non tutte dotate di strumenti di sorveglianza adeguati», tanto che «lo sversamento dei rifiuti avviene in maniera indiscriminata a ogni ora del giorno e della notte anche da parte di ditte che sversano rifiuti speciali. Alla Procura - continua la nota del M5S - si chiede di identificare i responsabili di eventuali reati come l’inquinamento ambientale, l’impedimento di controllo e l’omessa bonifica».

«Le soluzioni alternative ci sono - spiega Ludovico D’Elia - a partire dal "porta a porta". In città la percentuale di differenziata è del 47 per cento, quasi dieci punti percentuali sotto il dato regionale. Noi crediamo che il rifiuto sia una ricchezza e per questo puntiamo a un programma serio di raccolta porta a porta, pensato sulla base delle esigenze dei diversi quartieri. Puntando a un servizio efficiente non avremo bisogno di discariche o inceneritori ma Governo, Regione e Comune lavorano in senso opposto».

D’Elia contesta poi la decisione dell’Amministrazione comunale di aderire all’EdA (Ente d’Ambito) di cui Torre del Greco è comune capofila. «Questa scelta - precisa il consigliere - deresponsabilizzerà i politici locali che non potranno più controllare la corretta e totale pulizia del territorio. Si è dato vita a un’entità politica che rischia di diventare il solito carrozzone politico».

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