A cura della Redazione

«Per me i consiglieri comunali che si sono allontanati dall’aula dopo che l’assise ha votato l’inversione dell’ordine del giorno per procedere alla discussione sugli argomenti, alcuni anche molto importanti per il futuro della città, sono da ritenersi a tutti gli effetti fuori dalla maggioranza che sostiene la mia Amministrazione comunale».

Non usa giri di parole il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, per commentare l’abbandono spontaneo dell’aula, nel corso dei lavori del Consiglio comunale svoltosi giovedì 10 novembre a palazzo Baronale, da parte di tre componenti di Forza Italia, il capogruppo Cinzia Mirabella, Stefano Abilitato e Luigi Caldarola.

Una decisione che di fatto ha generato una spaccatura nel raggruppamento a sostegno del primo cittadino. A questo punto, coloro che appoggiano il sindaco passerebbero da sedici a tredici (ai quali si aggiunge il sindaco) su un totale di venticinque. Vale a dire che Borriello può far leva su una maggioranza risicata.

«Si tratta - sostiene ancora il sindaco - di posizioni pretestuose e senza finalità politiche, dettate solo dall’interesse personale e non da quello per la collettività. A queste condizioni non posso che dire "no": il resto della maggioranza ha fatto quadrato e ha rinnovato la fiducia nell’Amministrazione comunale. Gli altri invece hanno deciso di seguire un percorso diverso, ed è giusto che questo percorso lo seguano in un’area politica diversa da quella che rappresenta la maggioranza consiliare».

In merito ad eventuali dimissioni, il primo cittadino è chiaro: «Non ci penso - ribadisce -.Credo che un sindaco non possa lasciare perché decide di non cedere a veri e propri ricatti. A chi pensa che sia giusto scrivere la parola fine alla storia politica di questa Amministrazione, dico che ha a disposizione tutti gli strumenti per poter decretare lo scioglimento del Consiglio comunale. Saranno costoro poi a doverlo spiegare alla città».

E per i numeri? «La maggioranza nei numeri e nei fatti noi ce l’abbiamo - conclude il primo cittadino -. Abbiamo scontato l’assenza di un consigliere alle prese con importanti problemi di salute. Un aspetto che avrebbe dovuto valutare anche chi pretestuosamente ha abbandonato l’aula. Invece costoro hanno preferito fare leva proprio su questo, ritenendo che così il peso dei loro ricatti avrebbe sortito, sbagliando, ancora maggiori effetti».

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